Il segretario dem parla del ruolo del Pd nell’esecutivo e del futuro immediato del partito

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Parola di Letta: “Con Draghi c’è un asse positivo”.

E dice: “Non ho nessuna percezione che tutto questo sia realtà, vedo sostegno leale e vedo che c’è un dibattito culturale.

Il segretario Dem Enrico Letta. Parola di Enrico Letta al Corriere della Sera: “Con Draghi c’è un asse positivo, stare al governo ci fa bene”.

Letta: “Con Draghi c’è un asse positivo”

E il segretario dem ha messo subito in chiaro che lui e il suo partito, all’interno un governo che ospita idee e ricette antiteticche, non si sente isolato. (Yahoo Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Sono le parole con cui il segretario Pd Enrico Letta, sabato 12 giugno a Taranto ha salutato i circoli territoriali dem. "Sono venuto a Taranto per dimostrare vicinanza alla città, soprattutto per parlare con le istituzioni e i cittadini". (La Repubblica)

"Ora lo lasciamo da parte, ma Ipsos è il miglior sondaggista italiano, aver dato per la prima volta, dopo 4 anni, il Pd davanti a tutti vuol dire che ci siamo, che ce la giochiamo, che non è vero che siamo ai margini di chissà che cosa". (Yahoo Notizie)

Per questo, andidati di parte come i deputati Antonio Visconi (Pd) o Carmelo Misiti al momento restano sullo sfondo Intanto continua la girandola di nomi e continuano i contatti a livello locale soprattutto all’interno del Pd, dove i dirigenti sarebbero in particolare subbuglio. (Quotidiano del Sud)

Quindi è assolutamente nella logica delle cose che la partecipazione fisica a queste genere di attività fosse molto più ridotta, molto più basa". Le ultime primarie nazionali del 2019, con lo scontro Zingaretti-Martina, avevano portato al voto 23 mila torinesi. (La Repubblica)

«Tranne rare eccezioni vedo sintonia e ottimo consenso interno, lavoro bene con tutti». Non ha paura che Giorgia Meloni faccia il pieno, mentre i partiti di governo siano destinati a perdere peso? (Corriere della Sera)

Il Pd sarà pure tornato ad essere il primo partito d’Italia ma da quelle parti non c’è molto da stare allegri. La partita di Letta si gioca su questo terreno, ovvero sulla capacità di determinare le condizioni, in questo Parlamento, per la ridefinizione del quadro politico, ovvero per la definizione di un nuovo arco costituzionale in nome del comune ancoraggio ai valori dell’europeismo. (Orticalab)