Offese a Mattarella, parla Gervasoni: "Ho fatto solo critica politica, non minacce"

Il Giornale del Molise INTERNO

Così all’Adnkronos il professore universitario Marco Gervasoni, docente dell’ateneo del Molise finito tra i perquisiti nell’indagine per minacce a offese al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che conta undici indagati.

Certo, ammette il docente, “sul mio profilo i post contro il presidente della Repubblica ci sono, perché io l’ho criticato diverse volte, però sono tweet di critica politica, assolutamente non minacce. (Il Giornale del Molise)

La notizia riportata su altre testate

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a Piero Angela l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Giornalista, conduttore, divulgatore scientifico, il papà di Quark a 92 anni riceve così l’ennesimo riconoscimento. (Zazoom Blog)

Dobbiamo chiederci: e se le garanzie civili che la democrazie autentiche custodiscono sparissero di colpo? Sono solo alcuni degli insulti che giravano sui social rivolti al presidente Sergio Mattarella (Famiglia Cristiana)

Così all’Adnkronos il professore universitario Marco Gervasoni, docente dell’ateneo del Molise finito tra i perquisiti nell’indagine per minacce a offese al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che conta undici indagati. (Zazoom Blog)

I gruppi e i militanti di ispirazione suprematista e antisemita hanno utilizzato la piattaforma social VKontakte, il Facebook russo. Apprendendo la notizia con stupore, Piero Sansonetti ha così commentato all’Adnkronos: “Marco Gervasoni perquisito per le minacce a Sergio Mattarella? (Avanti!)

Il risultato è che per alcuni i social media possono diventare “luoghi” davvero ingestibili ed in cui è difficile difendersi con gli ordinari mezzi legali Se si tratta di istigazione a commettere uno o più delitti e una o più contravvenzioni, si applica la pena stabilita nel numero 1. (Agenda Digitale)

Una fattispecie da sempre controversa. Sin dai primi anni della Repubblica l’art. La Cederna perse in tutti i gradi di giudizio, ma non per vilipendio nei confronti del Capo dello Stato bensì per diffamazione (Nicola Porro)