Accordo Nato-Mosca, troppi equivoci sulle trattative che fermarono la guerra fredda

Corriere della Sera ESTERI

Seduti al tavolo, da sinistra: Hans Dietrich Genscher, Mikhail Gorbaciov, Helmut Kohl.

Sembra che, prima che partisse da Washington, la ragazza lo avesse minacciato di rivelare tutto e ci fosse stato un grosso litigio

Pochi studiosi hanno analizzato la fine della guerra fredda con più accuratezza e rigore di Mary E. Sarotte.

568, dollari 35) Eppure, il colloquio con Baker fu probabilmente decisivo per convincere un Gorbaciov già vacillante. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Fu una libera scelta", ha affermato Grushko, riferendosi alla crisi dei Caraibi. "Gli interessi razionali nel rafforzare la sicurezza europea richiedono una chiara comprensione del fatto che un'ulteriore espansione dell'alleanza comporta rischi che supererebbero qualsiasi decisione di espandersi ulteriormente" (L'AntiDiplomatico)

L'allargamento della Nato non è e non è stato un processo aggressivo, è una strategia-chiave per avanzare la democrazia La Nato però è aperta al dialogo "sul controllo degli armamenti, le limitazioni ai missili, la politica nucleare, la cyber-security". (AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency)

Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso della conferenza stampa successiva al Consiglio Nato-Russia. La Nato però è aperta al dialogo “sul controllo degli armamenti, limitazioni ai missili, la politica nucleare, la cyber-security” (Come Don Chisciotte)

Nel campo russo la delusione è palese: il viceministro degli Esteri Alexander Grushko ha dichiarato che la situazione del controllo degli armamenti in Europa è «completamente degradata» e che Mosca e NATO «non hanno affatto un'agenda comune positiva» l Consiglio NATO-Russia non è andato come Mosca sperava: l'Alleanza atlantica ha di fatto respinto le richieste del Cremlino di avere «garanzie legali» su un eventuale allargamento. (Ticinonline)

Stati Uniti e alleati non possono accettare un salto indietro nel tempo, all’epoca delle “sfere di influenza”, e così minacciano nuove massicce sanzioni economiche in caso di mancata de-escalation. Non solo: con i suoi atteggiamenti aggressivi, Mosca rischia di spingere Svezia e Finlandia proprio nelle braccia della Nato. (ISPI)

Ma l'importante, in questo momento critico per la sicurezza europea, è che ci siamo seduti insieme intorno a un tavolo. Diamo il nostro supporto - in particolare Usa, Regno Unito e Turchia - nella fornitura di attrezzature e nell'addestramento”. (9 colonne)