Il Papa arriva in Canada, ad attenderlo anche il premier Trudeau

LaPresse ESTERI

Ad attenderlo all’aeroporto di Edmonton, in Alberta, c’erano il primo governatore generale indigeno del Canada, Mary Simon, il primo ministro Justin Trudeau.

Francesco, durante il suo viaggio pastorale, chiederà scusa ai popoli indigeni. (LaPresse) Papa Francesco è atterrato in Canada per un viaggio pastorale durante il quale si scuserà con i popoli indigeni per gli abusi commessi nelle scuole residenziali cattoliche nel periodo che va dal XIX alla metà del XX secolo. (LaPresse)

Su altri giornali

Tra i principali eventi con Papa Francesco trasmessi da Tv2000: oggi l’incontro con le popolazioni indigene e con i membri della Comunità Parrocchiale presso la Chiesa del Sacro Cuore a Edmonton; domani poi la Messa presso il «Commonwealth Stadium» a Edmonton e la Liturgia della Parola presso il Lac Ste Speciali di approfondimento del programma «Il diario di Papa Francesco» condotto da Gennaro Ferrara con due prime serate mercoledì 27 e venerdì 29 luglio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Quindi dopo la presentazione delle rispettive Delegazioni, il Governatore Generale e il premier hanno avuto un breve incontro con Francesco. Per la prima giornata del Papa in Canada non erano previsti altri eventi. (Avvenire)

«La mia speranza – spiega – è che il pellegrinaggio penitenziale del Santo Padre spinga tutte le componenti della società canadese - appartenenti a qualsiasi comunità di fede o non credenti - a manifestare autentico rispetto per i popoli indigeni. (Avvenire)

Ammesse anche le imbarcazioni in vetroresina, secondo un criterio riconosciuto da Vele Storiche https://velestoricheviareggio.org/come-valutiamo-il-valore-storico-delle-imbarcazioni/ . (Sardegna Reporter)

In primo luogo, afferma, c'è la figura stessa di Papa Francesco "che tocca subito le persone". Secondo l'arcivescovo Smith il messaggio del Papa dunque potrebbe essere riassunto così: "La Chiesa è con voi. (Vatican News - Italiano)

Papa Francesco va a chiedere scusa ai popoli indigeni, gli indiani delle grandi foreste per quello che gli analisti chiamano «genocidio culturale», cioè l’imposizione della cultura bianca anglosassone e la fede cattolica e protestante alle popolazioni native dei territori soprattutto dell’Alberta e del Quebec di lingua inglese e francese, decisa dal governo canadese per la quale all’epoca aveva chiesto la collaborazione delle congregazioni religiose cattoliche e protestanti, arrivate al seguito del colonialismo europeo, nella gestione di centinaia di «scuole residenziali», dove i figli dei nativi erano praticamente segregati, senza alcun rapporto con le famiglie, per plasmarli della nuova cultura. (L'Eco di Bergamo)