Coronavirus, Mattarella ha firmato il decreto. Ecco la nuova lista dei settori che restano aperti

Il Sole 24 ORE INTERNO

Via libera invece alla fabbricazione di confezioni in vetro per alimenti, di batterie e pile, di macchine automatiche per l’imballaggio.

Sono le novità scaturite dall’intesa tra Governo e sindacati sulle modifiche all’elenco delle attività produttive considerate indispensabili per il Paese, che possono continuare a rimanere aperte nel corso dell’emergenza coronavirus.

Nella tarda serata di mercoledì il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto del governo che contiene, appunto, le nuove misure restrittive per fronteggiare l’emergenza coronavirus. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Il primo passo è di mettersi a lavorare sull'elenco delle attività essenziali e su quelle che ad oggi possono fermarsi per qualche giorno". Il rischio è che tutte le aziende che hanno un minimo collegamento con attività consentite chiedano comunque di produrre al 100%. (Tiscali.it)

I nuovi comparti per cui scatterà la chiusura dovranno sospendere l’attività da sabato 28 marzo, compresa la spedizione della merce in giacenza. I codici Ateco entrati, quelli usciti e quelli circoscritti, mentre cresce il lavoro dei prefetti. (Startmag Web magazine)

A Brescia il numero delle aziende in attività è più basso che nelle altre provincie colpite dal virus: solo il 43,3. La più "indispensabile" , almeno in termini di percentuale delle aziende coinvolte è quella di Sondrio con il 68 per cento delle aziende funzionanti. (La Repubblica)

La lista delle attività che possono continuare a lavorare: i nuovi codici ateco in pdf e word. Ecco in dettaglio, codice per codice, tutte le attività produttive che possono rimanere aperte durante l’emergenza coronavirus: nell’elenco vengono riportati prima i codici ateco e poi la descrizione. (Il Reporter)

. . – ROMA, 24 MAR – “Alcune imprese stanno cambiando il loro codice Ateco per poter continuare a produrre. Il rischio è che tutte le aziende che hanno un minimo collegamento con attività consentite chiedano comunque di produrre al 100%. (Libertà)

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico. del 26/03/2020. (Fiscoetasse)