Tumori, diagnosi e cura: onde sonore per colpire le cellule malate

il Resto del Carlino SALUTE

Ma il fullerene potrebbe fare di più: potrebbe per esempio essere impiegato anche per la cosiddetta fototerapia del cancro, tramite la creazione di piattaforme fototeranostiche.

Questo studio apre quindi alla possibilità di un impiego dell'effetto fotoacustico nella diagnostica medica che permetta di rilevare singole cellule tumorali attraverso nuovi mezzi di contrasto”.

In termini più tecnici: sfruttare l’effetto fotoacustico, che permette di trasformare l’energia luminosa in onde sonore, per identificare e colpire selettivamente le cellule malate. (il Resto del Carlino)

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La ricerca, giunta quest’anno alla 21esima edizione, analizza la fiducia verso aziende, media, Governo e associazioni non governative e, nell’ambito dell’analisi sul business, opera uno spaccato su diversi settori e tra questi quello legato alla salute. (Tecnomedicina)

“L’idea a cui stiamo lavorando è l’utilizzo di vettori virali capaci di ‘infettare’ selettivamente solo le cellule tumorali Ma il fullerene potrebbe fare di più: potrebbe per esempio essere impiegato anche per la cosiddetta fototerapia del cancro, tramite la creazione di piattaforme fototeranostiche. (Bologna 2000)

L'incidenza di eventi avversi di ogni grado è stata simile tra il braccio di studio con bemarituzumab più chemioterapia e quello con sola chemioterapia (rispettivamente 100% versus 98,7%). (PharmaStar)

"L’idea a cui stiamo lavorando è l'utilizzo di vettori virali capaci di 'infettare' selettivamente solo le cellule tumorali Si tratterebbe di un trattamento innovativo grazie al quale potrebbe essere possibile non solo identificare ma anche eliminare le cellule tumorali attraverso la luce. (BolognaToday)

Lo studio apre "alla possibilità di un impiego dell'effetto fotoacustico nella diagnostica medica che permetta di rilevare singole cellule tumorali attraverso nuovi mezzi di contrasto". "Il prossimo passo - aggiunge Calvaresi - sarà riuscire a introdurre le molecole di fullerene in maniera selettiva solo all'interno delle cellule tumorali". (Giornale di Sicilia)

Deve perciò concludersi che se fosse stato segnalato come doveroso ed agevole il sospetto, il paziente aveva almeno il 70 per cento di possibilità di sopravvivenza”. (Responsabile Civile)