Quirinale: Salvini, verifica candidatura Berlusconi prima che inizi voto

LaPresse INTERNO

Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in un punto stampa davanti al Senato

Aspettiamo che il presidente Berlusconi faccia i suoi incontri e i suoi conti.

Entro quando va verificata la candidatura del Cav?

Prima che si cominci a votare la settimana prossima, evidentemente”.

Roma, 17 gen. (LaPresse) – “Sul Quirinale continuo a incontrare persone, ad ascoltare perché la scelta sia rapida.

(LaPresse)

Su altre fonti

E sì, ha fatto sognare gli italiani, pur nelle infinite difficoltà in cui essi versavano ed ancora versano. Per tale ragione, gli Italiani voterebbero Berlusconi, se ad essi fosse affidato l’incarico di eleggere il Presidente della Repubblica” (Sardegna Reporter)

Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a Radio Leopolda, a proposito del voto per il Quirinale E quando finiranno questo show, vedremo se vorranno fare una proposta seria, perché hanno un’occasione storica”. (LaPresse)

Per Letta “non c’è alcun diritto di precedenza che il centrodestra può vantare di indicare il presidente della Repubblica. Durante la direzione PD, il partito ha dato mandato a Letta, insieme alle capigruppo dem di Camera e Senato, di svolgere le trattative per l’individuazione del prossimo presidente della Repubblica. (Thesocialpost.it)

Roma, 17 gen. (LaPresse) – “Sul Quirinale non ho piani B, C e D. A differenza di Letta non mettendo veti nei confronti di nessuno. (LaPresse)

Cosa sta cambiando nell’ottica dei diritti umani“, Edizioni Magi, Roma, 2021, pp 202. advertisement. LA PRESENTAZIONE. Su iniziativa della Senatrice Paola Binetti, il libro “Abili, disabili, ma tutti diversamente abili. (Sardegna Reporter)

Questa la missione di Enrico Letta che ieri, dopo 4 ore di riunione della direzione Pd unita ai gruppi parlamentari, ha ricevuto un mandato unanime a «seguire la trattativa per individuare una figura di alto profilo istituzionale e non di parte» per il Quirinale, garantendo «stabilità nell’azione di governo e una conclusione naturale e ordinata della legislatura». (Il Manifesto)