Elezioni Politiche: svelato il patto segreto tra Di Maio e Letta sul “seggio blindato”, rissa tra il ministro degli Esteri ed il segretario del Pd

StrettoWeb INTERNO

A mio avviso la coalizione deve essere la più ampia possibile per essere competitiva e fermare gli estremismi.

Fatto sta, come rivela “Il Giornale”, il Ministro degli Esteri aveva già accettato l’offerta di Enrico Letta per la candidatura da esterno nella lista del Pd, mandando all’aria Impegno Civico.

Nelle prossime ore bisogna capire dove vuole andare questa coalizione e che coalizione si vuole costruire. (StrettoWeb)

La notizia riportata su altre testate

Con buona pace dei 50 parlamentari che un mese fa hanno mollato il M5S per seguire il ministro degli Esteri nella scissione. Nessun diritto di tribuna per il giornalista, che viene segnalato tra i più agguerriti contro il ministro degli Esteri nelle ultime ore” (Secolo d'Italia)

Credo che dovrebbe votare le forze politiche che pongono al centro della propria proposta politica i temi che ho ricordato sopra. Il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte può occupare uno spazio a sinistra del Pd? (LA NOTIZIA)

E a chi mi chiede se useremo il diritto di tribuna rispondo: mi chiamo Matteo Renzi, io, non Luigi Di Maio. Come stanno le cose con Speranza e Renzi. Non c'è invece alcun diritto di tribuna per Articolo Uno. (Today.it)

«L’accordo non ci riguarda e tra l’altro non ne condividiamo molte cose nel merito delle questioni programmatiche», ha commentato Bonelli, mentre Fratoianni parla di «trattativa un po’ curiosa» «Non abbiamo alcuno bisogno di un diritto di tribuna», spiega Bonelli, mentre Fratoianni parla di «offerta generosa» che però non riguarda Si. (Il Dubbio)

Luigi Di Maio il neocentrista, Di Maio l'atlantista, il draghiano, la spina di Conte, il bau bau di Di Battista, "Giggino 'a cartelletta" per Beppe Grillo, il fondatore di Insieme per il futuro, in quanto partito, e il front runner di Impegno civico, in quanto lista elettorale, ma soprattutto: Di Maio l'ubiquo (la Repubblica)

Il ministro degli Esteri lo dice a chiare lettere dopo il secondo, infruttuoso, incontro con Enrico Letta: "La nostra comunità pretende rispetto e parità di trattamento. È per questo che fonti vicine al ministro degli Esteri non escludono affatto che alla fine Di Maio decida di scartare e di tentare l’impresa impossibile in solitaria. (L'HuffPost)