Confindustria spinge per l'obbligo vaccinale: demansionamento o niente salario per chi non è in regola

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Ticinonline SALUTE

La bocciatura dei sindacati - I sindacati, pur sottolineando l'importanza della vaccinazione, bocciano senza mezzi termini la proposta.

L'ipotesi, spiegano i media italiani, è contenuta in una mail interna, inviata dalla direttrice generale Francesca Mariotti ai direttori del sistema industriale.

In caso di mancata presentazione del certificato Covid, «il datore dovrebbe poter non ammettere il soggetto al lavoro, con sospensione della retribuzione in caso di allontanamento dell’azienda». (Ticinonline)

Se ne è parlato anche su altri media

Confindustria vuole invece il green pass Per Alberto Monticco (Cisl), vaccinarsi contro il Covid è una scelta di buon senso e di forte responsabilità: ma da qui a dire che senza il green pass non si può entrare in fabbrica, ce ne passa. (TGR – Rai)

Modena, 22 luglio 2021 - Dopo l’ingresso a gamba tesa di Confindustria nel dibattito nazionale che interessa il Green Pass, era inevitabile che si accendessero gli animi. Bisogna informare e convincere gli scettici, ma nessun datore di lavoro può sospendere o allontanare un lavoratore, tanto meno licenziarlo". (il Resto del Carlino)

Franzolini (Uil): massima copertura vaccinale, ma senza obbligo nelle fabbriche. di Sebastiano Franco. Permettere ai datori di lavoro di richiedere una certificazione verde per l'ingresso dei dipendenti. (TGR – Rai)

Una scelta di riconoscimento reciproco», Landini la chiama «codeterminazione» Così il segretario della Cgil Maurizio Landini in una intervista alla Stampa commenta la proposta di Confindustria di vietare l'ingresso in azienda ai non vaccinati e di sospenderli dallo stipendio. (DiariodelWeb.it)

Green Pass sul lavoro: la proposta. «L’esibizione di un certificato verde valido dovrebbe rientrare tra gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede su cui poggia il rapporto di lavoro» si legge. (PMI.it)

«L'esibizione di un certificato verde valido dovrebbe rientrare tra gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede su cui poggia il rapporto di lavoro». Al datore di lavoro andrebbe conferito il potere di non permettere al lavoratore di entrare in azienda, prevedendo anche la possibilità di una sospensione dello stipendio in caso di allontanamento fino a quando non accetterà di vaccinarsi contro il Covid. (Il Manifesto)