Draghi scende in campo, siamo in guerra servono subito risposte

Milano Finanza INTERNO

La pandemia di Coronavirus avrà degli effetti potenzialmente biblici su bilanci pubblici, privati e su milioni di lavoratori, per questo serve uno sforzo coordinato tra i paesi europei.

"La pandemia di coronavirus è una tragedia umana di proporzioni potenzialmente bibliche.

Le azioni intraprese dai governi per evitare che i nostri sistemi sanitari vengano travolti sono coraggiose e necessarie.

Molti oggi vivono nella paura della propria vita o in lutto per i propri cari. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri media

Le parole di Draghi spazzano dall’orizzonte ogni residuo dubbio (chiedere alla Germania) circa il ruolo dei governi in un frangente come quello che stiamo vivendo. Mario Draghi, ex rimpianto presidente della Bce, ha scritto a chiare lettere in un editoriale del Financial Times che siamo in guerra . (We Wealth)

E Renzi, che ha sempre apprezzato Draghi, dice rivolgendosi a Conte: "Mario Draghi le indica la strada, quando dice che certo bisogna fare debito ma bisogna farlo per dare liquidità alle piccole e medie imprese perché rischiano di morire" . (ilGiornale.it)

Questo è l’annuncio di Mario Draghi, ex presidente della Bce. L’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi è intervenuto sulla delicata questione economica derivante dall’emergenza Coronavirus (Inews24)

Ha un forte settore pubblico in grado di coordinare una risposta rapida. “Di fronte a circostanze non previste un cambio di mentalità è necessario in questa crisi come lo sarebbe in tempi di guerra. (La Tecnica della Scuola)

Il Professore, ex Presidente del Consiglio, in una lunga intervista ha parlato dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese, con particolare attenzione a quelli che saranno i provvedimenti da prendere in futuro nel campo economico. (Leggilo.org)

"I governi - scrive Draghi - devono mobilitare tutte le risorse disponibili, non importa se il costo è l'aumento del debito pubblico perché l'alternativa è una distruzione permanente della capacità produttiva e quindi fiscale che sarebbe ancora più dannosa per l'economia". (Live Sicilia)