Hackerato il Registro Elettronico: cosa devono fare insegnanti e alunni

Libero Tecnologia ECONOMIA

Insegnanti e alunni accedono alla piattaforma tramite nome utente e password e questi dati sono stati criptati dal ransomware

Mentre inizialmente Axios parlava di un semplice disservizio, però, da ieri sera parla apertamente di attacco ransomware ma rassicura i suoi utenti: “non ci risultano perdite e/o esfiltrazioni di dati“.

Chi invece usa il Registro Elettronico di Axios potrebbe subire alcune ripercussioni. (Libero Tecnologia)

Ne parlano anche altri media

Per l'azienda, non sono stati sottratti né persi i dati, ma i presidi dovrebbero annotare l'evento nel registro dei data breach. Migliaia di scuole senza possibilità di aggiornare i registri e - in alcuni casi - effettuare la didattica a distanza. (Computerworld Italia)

Un attacco ransomware ha interrotto la produzione di due fabbriche in Italia, dice Kaspersky: la società di cybersicurezza non ha rivelato quali, ma ha precisato che appartengono a una società tedesca. (HelpMeTech)

Ma il registro elettronico resterà comunque fuori uso ancora per alcuni giorni Dal 3 aprile scorso la piattaforma fornita dalla società Axios Italia Service Srl ha una serie di malfunzionamenti. (Startmag Web magazine)

Da sabato l’azienda è al lavoro per il ripristino delle ordinarie funzionalità, per il momento i professori hanno dovuto gestire le comunicazioni in maniera manuale Sospeso invece il ricevimento parenti, dal momento in cui le prenotazioni avvenivano sul registro elettronico. (TargatoCn.it)

Una volta tornata online la procedura per la gestione del protocollo web, le info caricate sui moduli resi disponibili dovranno essere “trasportate” sul registro elettronico. Inoltre, sempre tramite la piattaforma, possono essere contattati dalla scuola stessa per eventuali colloqui. (CorCom)

Disagi informatici nel giorno del rientro a scuola con le lezioni presenza per circa 5,6 milioni di alunni. A comunicarlo è la società Axios, che rifornisce il servizio in Italia nel 40 per cento delle scuole italiane. (Il Giornale di Vicenza)