Inflazione USA sopra le stime a settembre

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Money.it ECONOMIA

L’inflazione USA a settembre su base mensile ha messo a segno un +0,4%, che si confronta con il +0,3% della precedente rilevazione del consenso.

Su base annua, il dato è passato dal 5,3 al 5,4% per cento (gli analisi avevano stimato una conferma del dato di agosto). Il Consumer Price Index (CPI) è elaborato dal Bureau of Labor Statistics.

A livello di indice «core», quello calcolato al netto delle componenti più volatili, l’inflazione mensile ha segnato, in linea con le stime, un +0,2%

(Money.it)

La notizia riportata su altri giornali

Abbiamo visto una divergenza simile nel 2019 che è culminata in un rialzo consistente dei prezzi dell’oro in USD. L’oro dovrà riportare un forte rally o i tassi reali sconteranno un sell-off deflazionistico. (Wall Street Italia)

Intanto, in Cina i prezzi alla produzione sono volati ai massimi storici e S&P Global ha declassato due importanti sviluppatori immobiliari cinesi. I prezzi alla produzione sono balzati del 10,7% su base annua a settembre, spinti soprattutto dall’aumento delle materie prime, carbone in testa. (Money.it)

Inflazione e crisi della supply chain stanno creando un incremento di volatilità e maggiore nervosismo tra gli operatori. I prodotti value scelgono quelle azioni che hanno un valore sottostimato tendenzialmente dal mercato. (iLoveTrading)

Intanto, nonostante segnali di rallentamento, la ripresa economica rimane sulla buona strada, probabilmente ha superato il picco, ma pur decelerando, secondo Natixis IM rimarrà ad un livello elevato. In Europa, i paesi dell’Unione continuano a ricevere le prime tranche del Recovery Fund da 750 miliardi di Euro. (Yahoo Finanza)

Dal produttore al consumatore. Il dato più rilevante dell’Istituto nazionale di statistica è che i prezzi alla fabbrica in Cina sono cresciuti al ritmo più veloce in quasi 26 anni a settembre. Ma il tasso di inflazione al consumo di base, esclusi cibo ed energia, è aumentato dell’1,2% a settembre. (Il Sole 24 ORE)

"La ripresa globale continua - è il titolo del WEO - ma il momentum si è indebolito e l'incertezza è cresciuta". L'Fmi ha di conseguenza invitato le banche centrali come la Fed a prepararsi a lanciare strette monetarie, nel caso in cui l'inflazione diventasse troppo alta. (Finanzaonline.com)