Da ripresa post-pandemia a Patto Stabilità, le sfide della nuova Europa

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it ESTERI

E se guardiamo alle necessità di investimenti pubblici dei prossimi anni - ha proseguito - se siamo seri, e siamo seri, dobbiamo evitare quanto avvenuto con la crisi passate in cui, a varie riprese, gli investimenti pubblici sono finti a zero.

L'incontro, secondo quanto riporta una nota di ieri del ministero dell'Economia francese, è previsto intorno alle 13:30

"Durante l'autunno ci sarà il rilancio delle consultazioni, su un percorso realistico su sostenibilità e supporto alla ripresa", ha detto. (ilmessaggero.it)

Su altri media

Esemplificate in quei due famosi parametri: il 3 per cento di deficit e 60 per cento nel rapporto debito/pil Ossia le regole di bilancio che hanno riguardato i Paesi europei e l’Italia in particolare. (La Repubblica)

Gli investimenti da soli non bastano ma devono andare di pari passo con riforme strutturali che sono contenute nei Recovery plan Insomma, "l'ombrello protettivo" imposto per far fronte al dramma sanitario ed economico del Coronavirus sta per chiudersi. (LiberoQuotidiano.it)

La riforma del patto di stabilità è già nell’agenda del premier Mario Draghi che più volte ha confermato la necessità di ammorbidire le regole europee dopo il Covid Nel frattempo, sul tavolo dell’Eurogruppo/Ecofin di Lubiana è stato depositato uno studio del think-tank Bruegel, nel quale l’esigenza di mettere mano alle regole fiscali viene giudicata come potenzialmente controproducente. (Wall Street Italia)

Sulla riforma del Patto di stabilità «c’è un atteggiamento di dialogo, nessuno, neanche i firmatari della lettera (i Paesi frugali, ndr), è intervenuto in modo chiuso. Il ministro si è detto però «tranquillo» che l’Ecofin troverà una soluzione «come sempre». (La Stampa)

Frugali alla carica. A tornare alla carica è stato il gruppo dei frugali, che ha anche allargato le sue fila, e che ha messo a punto un position paper che sarà la base delle trattative in sede comunitaria. (EuropaToday)

Kurz e l’Austria appaiono, al tavolo negoziale, meno gravati da preconcetti e possono rappresentare il punto di riferimento ideale per protrarre la trattativa sul Patto. Il documento austriaco ha ricevuto l’immediato appoggio olandese ed è stato sottoscritto dai ministri di sei Paesi: Finlandia, Slovacchia, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Lettonia. (InsideOver)