Nuove sanzioni Russia, ancora nessun accordo

Adnkronos ESTERI

La misura prevede un embargo graduale alle importazioni nell'Unione europea di petrolio russo.

Sesto pacchetto di sanzioni alla Russia, gli Stati membri dell'Ue non hanno ancora trovato un accordo nonostante la riunione del Coreper sia durata più di quattro ore.

Un'altra riunione del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti presso l'Ue, è prevista per domattina

"Stiamo ancora lavorando sulla questione", informa un alto funzionario Ue, alla vigilia del Consiglio Europeo straordinario che si riunirà a partire da domani pomeriggio per parlare della guerra in Ucraina, dell'energia, della sicurezza e della difesa e della crisi alimentare provocata dal conflitto e dall'impossibilità di esportare cereali dal porto di Odessa (Adnkronos)

Su altri media

Sul sesto pacchetto di sanzioni, rispetto alle precedenti versioni qualche novità tuttavia c'è, e va incontro al premier Mario Draghi. Roma, 29 maggio 2022 - Niente accordo europeo su embargo al petrolio russo e sesto pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ancora stallo a Bruxelles sull’embargo al petrolio, il summit Ue rischia il flop. Veti incrociati, il nodo dell’esenzione per il greggio via oleodotto. (La Stampa)

Ansa. Il rischio è che l’unità dell'Ue sulle sanzioni alla Russia si "sgretoli": a lanciare l’allarme nella serata di ieri è stato il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck. Speriamo che l'unità venga mostrata al vertice. (Sky Tg24 )

Meccanismo che molti vorrebbero rafforzare imponendo una separazione tra dinamica dei prezzi del gas e prezzi dell’energia elettrica. Il “mercato”, infatti, è tutt’altro che il luogo dei buoni sentimenti e dei “valori”. (Contropiano)

Malgrado una riunione del Coreper durata più di quattro ore, gli Stati membri dell'Ue non hanno ancora trovato un accordo per approvare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prevede un embargo graduale alle importazioni nell'Unione di petrolio russo. (EuropaToday)

Parole dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell dette ieri al telefono al ministro Dmytro Kuleba Persuadere l'Ungheria di Viktor Orbán è impresa ardua, perché «le soluzioni devono venire prima delle sanzioni». (ilGiornale.it)