La famiglia in cui il Pass blocca chi è negativo e lascia liberi i positivi

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ilGiornale.it ESTERI

«Noi siamo positivi - sottolinea - ma per una settimana avremmo potuto liberamente uscire senza che nessuno ci dicesse niente

Il tono contiene semmai una punta di indignazione e di sorpresa, perché lui non è certo un «No Pass», o tanto meno un «No Vax».

Solo ieri è stato bloccato, con una settimana di ritardo.

E al contrario il Pass dei genitori, positivi, non è stato sospeso.

Nel frattempo ha sostanzialmente rinunciato ai viaggi, a malincuore - soprattutto quelli di piacere, con il resto della famiglia. (ilGiornale.it)

Su altri giornali

Trovo tutto questo assurdo, non voglio rischiare la mia salute per un cavillo, sono pro vaccino ma lo voglio fare in sicurezza e nei termini giusti Ovviamente 12 giorni dopo la positività mi ero negativizzata. (IlPiacenza)

Carmen Piccolo, napoletana, 31 anni, assicuratrice: tra Natale e Capodanno ha scoperto di essere positiva a Sars-cov-2 con un tampone praticato in farmacia. Negativa dal 4 gennaio ha ancora il green pass bloccato ed è stata costretta a chiedere le ferie per assentarsi dal lavoro dove sarebbe dovuta rientrare una settimana fa. (ilmattino.it)

Ma al momento del tampone negativo il green pass non si è attivato automaticamente e quindi corse tra medici di medicina generale e Asl ma fino ad oggi nessuna risposta ‘definitiva’ Basti pensare che “non possiamo entrare al bar per prendere un caffè, siamo obbligati a delle rinunce perché siamo ancora senza green pass e nessuno ci dice cosa bisogna fare”. (CasertaNews)

Vari suoi dipendenti, spiega, sono risultati positivi al Covid e come da procedura sono stati messi quarantena dalla Asl. Non solo, secondo quanto ci riferisce, alcuni di loro (visto che non sarebbe stato esplicitamente indicato nella lettera Asl) hanno sbagliato il termine quarantena e hanno autonomamente fatto un sempice tampone in farmacia. (OK!Mugello )

Questa mattina ho contattato nuovamente il laboratorio e la situazione non è cambiata: sono bloccati, non possono inserire in piattaforma “I fatti: in data 7 gennaio, dopo aver constatato che i miei figli ed io eravamo affetti da sintomi influenzali, ci rechiamo presso un laboratorio analisi per sottoporci a tampone naso-faringeo. (Primonumero)

“Ho fatto il tampone a casa perché stavo male – spiega a Gds.it - avevo la febbre alta e non potevo uscire. In una situazione simile anche Ludovica che, nonostante il tampone fatto in casa, grazie all'aiuto del medico curante è riuscita ad inserirsi nel sistema di segnalazioni dell'Asp, tra i positivi. (Giornale di Sicilia)