Apple, ora l'app "Dov'è" rintraccia anche dispositivi prodotti da altre aziende

Insieme alla nuova "Dov'è", l'azienda di Cupertino ha presentato anche le novità tecnologiche per i produttori di circuiti che verranno divulgate nei prossimi mesi

“Ora, grazie al Find My Network Accessory Program, offriamo ad ancora più persone la possibilità di usufruire delle potenti funzioni di Dov’è, uno dei nostri servizi più amati".

E le aziende che li producono potranno aderire al "Find My Network Accessory Program", così che i dispositivi Apple possano memorizzarli e geolocalizzarli. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Infatti alcuni utenti selezionati hanno ricevuto di recente un messaggio POP UP all’interno dell’applicazione che gli spiega il nuovo funzionamento della parola chiave “Hey Spotify”. (HwBrain)

Apple stessa, infatti, constatate le condizioni, lo sottoporrà a test rigorosi e certificati per rimetterlo in vendita a prezzo scontato. Apple Trade In. Con l'opzione "Apple Trade In" l'azienda statunitense consente, al momento di acquistare un nuovo prodotto, di aggiungere in permuta un dispositivo già in possesso dell'utente. (Valdelsa.net)

Un altro motivo per scegliere Smart Generation è anche l’elevata garanzia su ogni prodotto acquistato Gli Apple ricondizionati sono semplicemente dei dispositivi usati, ma spesso anche semplicemente solo aperti e subito restituiti, rimessi completamente a nuovo dopo un minuzioso processo di controllo. (AgrigentoOGGi.it)

Advertisements. “Dov’è” è un’app di sistema (in inglese “Find my”) che serve proprio a recuperare la posizione dei propri dispositivi e accessori, anche quelli smarriti. Il Find My Network Accessory Program è regolato da misure di privacy del tutto identiche a quelle che Apple impiega per i prodotti col suo brand. (Corriere Quotidiano)

Secondo quanto anticipato saranno numerosi i prodotti che si aggiungeranno alla lista nei prossimi mesi. Sono già compatibili modelli di ebike, auricolari bluetooth e un tracker che anticipa l'uscita di AirTags. (Wired.it)

Anche Phil Schiller si era espresso in accordo con il punto di vista di Federighi. Nel 2016, una email di un ex dipendente di Apple scriveva: “La ragione più difficile per abbandonare l’universo Apple è iMessage”. (HelpMeTech)