Lo studio sui tamponi rapidi: "Uno su due non è affidabile"

il Giornale INTERNO

L'allarme degli esperti. In tempi non sospetti (ovvero durante l'estate), quando la pandemia era sotto controllo, alcuni addetti ai lavori già si domandavano quanto fossero efficaci i tamponi rapidi nello scovare i positivi rispetto ai più affidabili tamponi molecolari.

Il sistema di tracciamento della pandemia in Italia sta iniziando a perdere colpi a causa della scarsa efficacia dei tamponi rapidi, ai quali sfuggono una quantità enorme di positivi al Covid-19. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I tamponi antigenici hanno sensibilità minore rispetto ai molecolari che sono il riferimento, ma questo è insito nella tecnologia che li contraddistingue. Ecco perché è bene fare il molecolare quando c’è bassa prevalenza di positività e l’antigenico quando c’è alta prevalenza. (L'HuffPost)

Mentre il Governo sta ancora valutando quale sarà il ruolo dei tamponi molecolari e dei tamponi rapidi antigenici, e la relativa durata, nel decreto «Super Green Pass», gli scienziati sembrano avere le idee più chiare sull’efficacia e sull’affidabilità dei due tipi di test diagnostici. (Il Mattino)

In questa fase delicata nella gestione della pandemia stanno infatti emergendo dichiarazioni poco rassicuranti sul fronte della sicurezza dei risultati ottenuti. Di questi 249 erano positivi al tampone molecolare e 83 negativi. (Money.it)

E' l'ipotesi alla quale sta lavorando il Governo, alla luce del numero crescente di segnalazioni della inefficacia dei tamponi rapidi, o antigenici, come meccanismo di individuazione dei positivi. Non solo: sono molti meno i punti, rispetto al tampone rapido, nei quali può essere fatto (La voce di Rovigo)

A preoccupare, infatti, è l'alta percentuale dei falsi negativi che genererebbero. Quelli, per intenderci, che vengono impiegati ogni 48 ore da quanti hanno scelto di non vaccinarsi, per conseguire comunque il Green Pass temporaneo. (RovigoInDiretta.it)

E quindi non si può che irrigidire il concetto del Green pass o passare direttamente all'approvazione dell'obbligatorietà, con limiti ovviamente legati al fatto che fai la legge e devi essere poi in condizione di farla rispettare". (Adnkronos)