Green pass pure per i lavoratori del privato. La linea dura di Draghi

Il Primato Nazionale INTERNO

Roma, 15 set – Mario Draghi vuole l’obbligo del green pass anche per i lavoratori del privato: nonostante le tensioni con la Lega domani il decreto sarà in Cdm.

Draghi vuole l’obbligo di green pass anche per i lavoratori del privato. Draghi dunque adotta la linea dura del ministro della Salute Roberto Speranza, sostenuta da quasi tutta la maggioranza di governo: obbligo di green pass per 18 milioni di lavoratori, pubblici e privati. (Il Primato Nazionale)

Ne parlano anche altri giornali

Il governo intanto accelera sull’estensione della certificazione verde ad altre categorie di lavoratori, che dovrebbe essere sul tavolo del Consiglio dei ministri di domani. “Sul costo dei tamponi vedremo, ma personalmente ritengo sia ragionevole calmierare il prezzo come fatto in altri ambiti”, ha aggiunto Orlando (LaPresse)

Queste persone devono assumersi le responsabilità delle loro scelte fino in fondo" (La7)

Quali modalità e tempi lo discuteremo nelle prossime ore, ma la linea stabilita all’inizio va avanti, che è quella di una estensione del Green pass come strumento migliore per evitare chiusure e interventi più restrittivi”. (LaPresse)

"Se una mamma non ha il Green Pass o il nonno che facciamo con i bimbi a scuola? Il Green Pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori, pubblici e privati? (CataniaToday)

Sicuramente riguarderà la pubblica amministrazione, compresi i magistrati e il personale dei tribunali, mentre sul settore privato ci sono ancora dubbi. Una sorta di 'Super Green pass', come è stato ribattezzato, qualcosa di molto simile a un velato obbligo vaccinale. (Il Giorno)

Alla riunione partecipano per il Pd il ministro della Cultura Dario Franceschini, il titolare dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Inca’ (M5S), la ministra degli Affari Regionali Maria Stella Gelmini (Fi), il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti (Lega) , la titolare per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti (Iv) e il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu). (LaPresse)