AstraZeneca, Ema: Valutazioni su 5 casi di sindrome da perdita capillare

LaPresse INTERNO

“In questa fase, non è ancora chiaro se esista un’associazione causale tra la vaccinazione e le segnalazioni di sindrome da perdita capillare”, sottolinea il Prac, che “valuterà tutti i dati disponibili per decidere se una relazione causale è confermata o meno.

Di solito assume la forma di un aggiornamento del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglietto illustrativo”

(LaPresse) – Il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac) dell’Ema ha avviato una revisione per valutare segnalazioni di sindrome da perdita capillare in persone che sono state vaccinate con AstraZeneca. (LaPresse)

Se ne è parlato anche su altre testate

Da un lato gli studi e gli incontri su Astrazeneca, dall'altro la realizzazione di nuovi centri di somministrazione per allargare la campagna vaccinale. Anche Messina è in corsa. (Messina)

Per avere lo stesso numero di trombosi da vaccino la popolazione della Terra dovrebbe essere pari a 6 volte quella attuale e dovrebbero essere vaccinati tutti insieme. In altre parole, potenzialmente ci sono più probabilità di morire per un occhio di bue che per il vaccino (ilmessaggero.it)

Chiaro che vaccinare chi è nelle fasce più esposte a rischio non è solo dovere ma anche interesse delle Regioni. (LaPresse) – “Sono molto incoraggiato sul clima di collaborazione che c’è, certo non si possono addossare gli errori a una parte sola, ci sono state situazione complesse. (LaPresse)

L’aumento del fabbisogni di Pfizer si ripercuote fatalmente sui punti vaccinali, in particolare nelle aree interne, come a Benevento ieri. (ilmattino.it)

La realtà è molto diversa: le vaccinazioni le sta gestendo lo Stato con il piano vaccinale realizzato dal precedente governo con il commissario Arcuri, che è stato poi attuato per il tramite delle Regioni. (Stretto web)

La task force trentina consiglia di attendere le indicazioni che perverranno nei prossimi giorni prima di prenotare ulteriori vaccinazioni con AstraZeneca sotto i 60 anni (cioè i nati nel 1962 e successivi) (Alto Adige)