Come sarà Cassa Depositi e Prestiti, ecco il piano di Scannapieco

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I principi chiave del piano di Cdp made in Scannapieco. Sostenibilità, addizionalità e sussidiarietà rispetto al mercato, strategie, policy e impatto sono i principi-chiave intorno ai quali si costruisce il Piano Strategico di Cdp.

“Cassa è chiamata a fare la sua parte in un’occasione senza precedenti per l’Italia – ha detto il presidente di Cassa Depositi e Prestiti nel suo intervento di apertura -. (Startmag Web magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per farlo serve quello che Dario Scannapieco, al timone della nuova Cassa Depositi, definisce il «potenziamento della capacità di analisi settoriale». «Ma una macchina con muscoli e cervello» che movimenti 65 miliardi di risorse per una leva di 128 miliardi di investimenti. (Corriere della Sera)

"Cdp metterà a disposizione le proprie competenze per mettere a terra i progetti" spiega annunciando la creazione di una task force che risponde all'Ad. Cassa risponderà con un approccio complementare rispetto al mercato, indirizzando le risorse verso le priorità dell’Italia e puntando a raggiungere effetti positivi per imprese, pubbliche amministrazioni e famiglie”. (Adnkronos)

LE 4 PRIORITA’ DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI CON SCANNAPIECO. Cambiamento condizionato, crescita inclusiva, sostegno alle filiere produttive, innovazione e digitalizzazione: queste le quattro priorità del nuovo piano triennale strategico della Cdp che trasformerà la sua operatività. (Startmag Web magazine)

Nel dettaglio, il piano di Cdp individua quattro grandi sfide da affrontare per contribuire concretamente al rilancio dell'economia italiana nel prossimo triennio: cambiamento climatico e tutela dell’ecosistema, crescita inclusiva e sostenibile, ripensamento delle filiere produttive, digitalizzazione e innovazione. (La Stampa)

Tra i primi fondi del Pnrr assegnati a Cdp ci sono già 3,3 miliardi per venture capital e turismo Lo prevede Cdp per il piano strategico al 2024, il primo per l'ad Dario Scannapieco, voluto da Draghi alla guida della «Cassa» detenuta all'83% dal ministero dell'economia e al 16% dalle fondazioni bancarie. (il Giornale)

Sono state presentate altre offerte, ora la palla è al governo". Sull'ipotesi di una uscita di Cassa Depositi e Prestiti dal capitale di Webuild, "ci sono degli impegni e spesso quando si interviene è per non uscire finché non sono raggiunti gli obiettivi" (Adnkronos)