Polonia -Bielorussia, è stallo diplomatico: stoccate da Bruxelles

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Ma da Bruxelles, le stoccate partono anche in direzione Varsavia.

L'ennesimo smacco alle ambizioni diplomatiche di Minsk è arrivato da Peter Stano, principale portavoce dell'UE per gli affari esteri e la sicurezza.

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha criticato duramente Bruxelles, che continua rifiutare di riconoscere una qualunque interlocuzione a Minsk.

Ad Euronewes, la c**ommissaria europea agli affari interniYlva Johansson** ha detto che la Polonia dovrebbe permettere alle agenzie umanitarie l'accesso alla frontiera

Ma siamo stati molto, molto chiari negli ultimi giorni nel dire cosa faremo riguardo all'assistenza ai migranti e al nostro possibile contributo alla soluzione di questa crisi creata artificialmente". (euronews Italiano)

Ne parlano anche altre fonti

Un regime - piuttosto cinico all’interno e all’esterno dei confini nazionali - che come tale va affrontato, senza mostrarsi reticenti o impacciati. Questa considerazione deve condizionare la comunità internazionale e l’Unione Europea e impone un decisissimo cambio di passo. (L'HuffPost)

Ciò che vale la pena notare è che la Polonia ha inoltrato alla Bielorussia alcune richieste assurde e irragionevoli per consentire i convogli umanitari polacchi in Bielorussia. I fatti ci dicono che non è la Bielorussia a “strumentalizzare” i migranti, come predicano l’UE e alcuni altri stati dalle alte tribune (L'AntiDiplomatico)

Lasciar morire è uccidere. Usare le parole giuste per descrivere ciò che accade, non è solo esercizio linguistico ma atto politico, assunzione di responsabilità. (Il Riformista)

"Ma ora il problema più importante non è l'afflusso ma prendersi cura di queste persone: dobbiamo fornir loro assistenza umanitaria". Tutto ciò che il linguaggio migratorio internazionale chiama fattore di attrazione è tutto attivo e sostenuto dall'Unione Europea. (euronews Italiano)

La scelta, folle, di Lukashenko, di favorire e organizzare un flusso di migranti verso l´Unione Europea, non è altro che il tentativo di giocare, utilizzando le persone come carne da macello, la propria partita. (Il Manifesto)

(Andrey Pokumeiko/BelTA via AP) A migrant woman carry her child to a Belarusian doctor near a logistics center at the checkpoint "Kuznitsa" at the Belarus-Poland border near Grodno, Belarus, Wednesday, Nov. (Domani)