Smacco all'Italia: primo sì della Commissione Ue al Prosek croato

Il Sole 24 ORE INTERNO

E non saremo soli: presenteremo le osservazioni insieme ad altre forze che si stanno unendo a noi, consapevoli della gravità che tale eventuale approvazione da parte della Ue creerebbe

È quanto scrive lo stesso Esecutivo europeo rispondendo a una interrogazione urgente dell’eurodeputata della Lega Mara Bizzotto.

2' di lettura. Grande smacco per il vino made in Italy: la Commissione europea ha detto il primo sì al Prosek croato (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

I produttori del Prosecco “made in Italy”, rappresentati dal Consorzio per la tutela del Prosecco Doc, sono pronti a fare battaglia. La Commissione europea procederà alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale "Prosek" da parte delle autorità croate. (Il Piccolo)

“Bruxelles e Zagabria tengano giù le mani dal nostro Prosecco", conclude l’europarlamentare Bizzotto In questo momento è il caso di creare un fronte comune italiano per scongiurare questa sciagurata decisione. (Il Friuli)

Tanto è vero che il territorio in cui si produce è definito ‘le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’. E non si tratta di giudicare il vino croato in questione perché è un prodotto totalmente differente. (TrevisoToday)

Mentre il presidente del Consorzio Prosecco Doc, Stefano Zanette, promette che "la faccenda non è affatto conclusa" Un tentativo croato di proteggere la denominazione Prosek era già fallito nel 2013. "Riserva", "Superiore", "Chateau", "Grand Cru", sono tutti esempi di menzione tradizionale riconosciuti dalle norme dell'Ue. (La Sicilia)

Tutte le parti interessate disporranno di un termine di due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione per presentare un'obiezione motivata. La Commissione europea procederà alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale "Prosek" da parte delle autorità croate. (Il Messaggero Veneto)

«E non si tratta di giudicare il vino croato in questione perché è un prodotto totalmente differente - aggiunge -. Lo afferma Giorgio Polegato presidente della Coldiretti di Treviso sul via libera al Prosek Croato a danno del Prosecco italiano. (il mattino di Padova)