Ue, via libera al Prosek, il prosecco croato. Produttori furibondi. Zaia: «Vergogna». Il Ministero: «Ci opporemo»

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Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso interviene duramente sul via libera dell’Ue al Prosek croato proprio nel giorno in cui si celebrava il record storico dell’export di Prosecco nel mondo, cresciuto del 35% nei primi sei mesi del 2021

«Dobbiamo fare squadra per proteggere il nostro prodotto e il nome Prosecco - aggiunge - ma anche per non creare pericolosi precedenti.

Inoltre, tutto questo accade proprio mentre la Corte di Giustizia europea condanna i nomi illegittimi di altri prodotti. (ilgazzettino.it)

Su altre fonti

Inoltre, tutto questo accade proprio mentre la Corte di Giustizia europea condanna i nomi illegittimi di altri prodotti» E non si tratta di giudicare il vino croato in questione perché è un prodotto totalmente differente. (TrevisoToday)

La pubblicazione della domanda in Gazzetta Ue coincide infatti con l'inizio di un periodo di due mesi in cui è possibile presentare obiezioni, che la Commissione analizzerà. Mentre il presidente del Consorzio Prosecco Doc, Stefano Zanette, promette che "la faccenda non è affatto conclusa" (La Sicilia)

2' di lettura. Grande smacco per il vino made in Italy: la Commissione europea ha detto il primo sì al Prosek croato. E non saremo soli: presenteremo le osservazioni insieme ad altre forze che si stanno unendo a noi, consapevoli della gravità che tale eventuale approvazione da parte della Ue creerebbe (Il Sole 24 ORE)

“Bruxelles e Zagabria tengano giù le mani dal nostro Prosecco", conclude l’europarlamentare Bizzotto “La Commissione europea non scherzi sul Prosecco. (Il Friuli)

Tutte le parti interessate disporranno di un termine di due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione per presentare un'obiezione motivata. Le norme garantiscono correttezza ed equità tra tutte le parti e mirano ad evitare etichettature che inducano in errore i consumatori» (Il Messaggero Veneto)

Lo afferma Giorgio Polegato presidente della Coldiretti di Treviso sul via libera al Prosek Croato a danno del Prosecco italiano. Inoltre, tutto questo accade proprio mentre la Corte di Giustizia europea condanna i nomi illegittimi di altri prodotti» (il mattino di Padova)