Il “Prošek” croato fa un altro passo verso la menzione tradizionale, il Prosecco non ci st

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Anche perché, la sentenza della Corte di Giustizia sul caso “Champanillo” ha ritenuto sufficiente che la confusione di ingeneri anche solo in un Paese dell’Unione Europea”.

Tanto è vero che il territorio in cui si produce è definito “le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.

Nulla, ancora, di definitivo, come spiega a WineNews il direttore del Consorzio del Prosecco Doc, Luca Giavi: “la Commissione Europea si accinge a pubblicare l’atto con il quale ipotizza la possibilità di concedere alla Croazia l’utilizzo della menzione tradizionale “Prošek”. (WineNews)

Ne parlano anche altri media

Siamo di fronte a un gravissimo colpo a uno dei pilastri del nostro made in Italy nel mondo, il Prosecco". Inoltre, tutto questo accade proprio mentre la Corte di Giustizia europea condanna i nomi illegittimi di altri prodotti» (il mattino di Padova)

E non saremo soli: presenteremo le osservazioni insieme ad altre forze che si stanno unendo a noi, consapevoli della gravità che tale eventuale approvazione da parte della Ue creerebbe 2' di lettura. Grande smacco per il vino made in Italy: la Commissione europea ha detto il primo sì al Prosek croato. (Il Sole 24 ORE)

Le norme garantiscono correttezza ed equità tra tutte le parti e mirano ad evitare etichettature che inducano in errore i consumatori» La Commissione europea procederà alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale "Prosek" da parte delle autorità croate. (Il Messaggero Veneto)

Tanto è vero che il territorio in cui si produce è definito ‘le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’. E non si tratta di giudicare il vino croato in questione perché è un prodotto totalmente differente. (TrevisoToday)

In questo momento è il caso di creare un fronte comune italiano per scongiurare questa sciagurata decisione. “La Commissione europea non scherzi sul Prosecco. (Il Friuli)

Mentre il presidente del Consorzio Prosecco Doc, Stefano Zanette, promette che "la faccenda non è affatto conclusa" La pubblicazione della domanda in Gazzetta Ue coincide infatti con l'inizio di un periodo di due mesi in cui è possibile presentare obiezioni, che la Commissione analizzerà. (La Sicilia)