Quirinale, Letta “Su Berlusconi non c’è unità, cercare nome insieme”

LiberoQuotidiano.it INTERNO

Non è il momento di fare nomi, prima noi dobbiamo trovare l’accordo tra tutte le forze politiche per il patto di legislatura

“Non è questo il momento di fare i nomi, dovremmo deciderlo insieme ai nostri alleati e al centrodestra.

Una cosa è certa: Draghi sta giocando un ruolo fondamentale per il nostro Paese.

Voltiamo pagina, cerchiamo l’unità e questo nome insieme.

Il centrodestra sbaglia, è evidente che la candidatura di Berlusconi è un vicolo cieco, non è la figura istituzionale su cui ci sarà unità. (LiberoQuotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

Enrico Letta alza le barricate. «Il centrodestra sbaglia, perché è evidente che la candidatura di Berlusconi è un vicolo cieco», quindi «voltiamo pagina». (La Stampa)

Oggi diciamo che Draghi gioca un ruolo fondamentale per il Paese e va tutelato”, ha aggiunto. Sbaglia il centrodestra perché è evidente che la candidatura di Berlusconi è un vicolo cieco: cerchiamo questo nome, cerchiamolo insieme”. (L'HuffPost)

La pubblicazione del volume, disponibile in tutta Italia dal 3 febbraio 2022, è curata da Edizioni Mondo Nuovo. Alzheimer Revolution muove dalla consapevolezza di quanta poca. informazione ruoti attorno ai progressi scientifici legati a questa. (Sardegna Reporter)

E ha puntato il dito contro la coalizione avversaria: "Sbaglia il centrodestra, perché è evidente che la candidatura di Berlusconi è un vicolo cieco". La strategia di Enrico Letta, che ieri ha riunito la direzione dem, e del suo partito è chiara: niente voto anticipato, patto con il centrodestra ma no a Berlusconi. (Fanpage.it)

APPROFONDIMENTI LA POLITICA Quirinale, cosa succede se il presidente della Repubblica non viene. LA POLITICA Quirinale, la mossa di Renzi per sbloccare lo stallo (e lasciare. Quirinale, cosa succede se il presidente della Repubblica non viene eletto entro il 3 febbraio? (ilmattino.it)

Dopodiché con la stessa maggioranza firmiamo un patto di legislatura che consenta di arrivare con questo governo allo scioglimento naturale delle Camere nel 2023. A questo tentativo Letta risponde con una proposta: troviamo una candidatura comune con la maggioranza più larga, quantomeno sovrapponibile a quella che attualmente regge il governo Draghi. (L'Eco di Bergamo)