Voghera, una cittadina porta i fiori alla vittima: «Non mi sento più tranquilla a sapere che l’assessore della mia città gira armato»

Corriere TV INTERNO

Da cittadina posso dire che non mi sento più tranquilla a sapere che l'assessore della mia città gira armato.

«Ti sia lieve almeno la terra, 'Musta', perché la vita per te non è stata lieve, né lieta", le parole scritte dalla donna».

Un vaso di fiori davanti al bar Ligure dov’è stato ucciso Youns El Boussetai.

Su quello che ha fatto l'assessore giudicherà la magistratura.

Il primo atto di Adriatici, ricordo, sono stati due Daspo a due persone che chiedevano la carità, magari 'fastidiose', ma che sicuramente non arrecavano nessun pregiudizio alla comunità»

(Corriere TV)

La notizia riportata su altri media

L’indagato infatti ha dichiarato che quel colpo fatale è partito per sbaglio in seguito a una colluttazione. Arrestato e posto ai domiciliari in un primo momento con l’accusa di omicidio volontario, poche ore dopo la procura di Pavia lo ha modificato in eccesso colposo di legittima difesa. (Il Riformista)

L’onorevole Elena Lucchini, segretaria cittadina della Lega, ha commentato: "Ci rattrista che una persona abbia perso la vita. Voghera, 22 luglio 2021 - Negli ambienti giudiziari si tace, nelle vie della città si mormora. (IL GIORNO)

"Non siamo nemmeno stati avvisati dell'autopsia - ha spiegato il legale - perché pensavano non avesse parenti che invece sono tutti italiani" - PAVIA, 22 LUG - Youns El Bossettaoui "andava curato, non ucciso, perché non faceva male a nessuno ed era malato". (Gazzetta di Parma)

L'ultimo indirizzo conosciuto di Youns El Bossettaoui, il trentanovenne marocchino ucciso martedì sera a Voghera con un colpo di pistola dall'avvocato e assessore alla sicurezza Massimo Adriatici, resta quello di Ponderano. (La Stampa)

L'ultimo indirizzo conosciuto di Youns El Bossettaoui, il trentottenne marocchino ucciso martedì sera a Voghera con un colpo di pistola dall'avvocato e assessore alla sicurezza Massimo Adriatici, resta quello di Ponderano. (La Stampa)

«Lo avevo visto arrivare - racconta un barista riferendosi al 39enne poi ucciso - e mi ero messo davanti all’ingresso del dehor per impedirgli di entrare. "Io non lo sapevo - risponde il barista - non posso sapere se una persona ha in tasca una pistola" (IL GIORNO)