Tamponi rapidi nel caos: "Uno su due errato"

La voce di Rovigo INTERNO

Quelli, per intenderci, che vengono impiegati ogni 48 ore da quanti hanno scelto di non vaccinarsi, per conseguire comunque il Green Pass temporaneo.

Una percentuale che, a seconda del ricercatore e della ricerca, varierebbe tra il 30% e il 50%.

A preoccupare, infatti, è l'alta percentuale dei falsi negativi che genererebbero.

Il problema dei falsi negativi è estremamente concreto, ai fini della lotta alla diffusione del contagio

Cresce la perplessità, nel mondo medico e scientifico, sulla valenza dei tamponi rapidi. (La voce di Rovigo)

Su altre fonti

Mentre il Governo sta ancora valutando quale sarà il ruolo dei tamponi molecolari e dei tamponi rapidi antigenici, e la relativa durata, nel decreto «Super Green Pass», gli scienziati sembrano avere le idee più chiare sull’efficacia e sull’affidabilità dei due tipi di test diagnostici. (Il Mattino)

In questo caso specifico le analisi hanno interessato pazienti con Covid in diverse fasi della malattia: positivi al tampone molecolare naso-oro-faringeo e ricoverati presso i reparti dedicati dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. (Money.it)

"Se non riusciamo a ridurre la diffusione dell'infezione da Sars-Cov-2 rischiamo magari di dover avere ferie di Natale meno felici da tanti punti di vista", dice Galli all'Adnkronos Salute. Il super Green pass per soli vaccinati o guariti? (Adnkronos)

Troppi test da fare. Attualmente in Italia si eseguono circa 600-700 mila tamponi al giorno tra rapidi e molecolari. Per queste ragioni non possiamo più permetterci il rischio dei falsi negativi dati dai tamponi antigenici », spiega il consulente del ministro della Salute Speranza, il professor Walter Ricciardi. (Open)

A preoccupare, infatti, è l'alta percentuale dei falsi negativi che genererebbero. Quelli, per intenderci, che vengono impiegati ogni 48 ore da quanti hanno scelto di non vaccinarsi, per conseguire comunque il Green Pass temporaneo. (RovigoInDiretta.it)

Ecco perché è bene fare il molecolare quando c’è bassa prevalenza di positività e l’antigenico quando c’è alta prevalenza. I tamponi antigenici hanno sensibilità minore rispetto ai molecolari che sono il riferimento, ma questo è insito nella tecnologia che li contraddistingue. (L'HuffPost)