Estorsioni, quattro arresti: anche Alfonso Pio figlio del presunto boss di Desio

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Nel giugno 2018 avrebbe anche minacciato “di morte” un dipendente dell’hotel dicendogli “che Stella ‘può prendere quello che vuole … sono io il capo’”.

Minacciavano, estorcevano e prestavano soldi a strozzo: il tutto prospettando alle vittime l’appartenenza alla ‘ndrangheta di Alfonso Pio, 52 anni e figlio di Domenico Pio presunto boss della locale di Desio arrestato nella maxi inchiesta Infinito del 2010.

L’appartenenza alla ‘ndrangheta di Pio, si legge nell’ordinanza, veniva prospettata “anche da Petrocca in alcuni colloqui” con uno dei soci della società dell’hotel. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

La Squadra Mobile di Torino e il Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno sgominato un sodalizio di stampo mafioso ‘ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. L’attività investigativa è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino. (ZMedia)

“Ho avuto di recente un confronto recentemente con il presidente della fondazione proprietaria dell’hotel e a breve provvederemo alla revoca della concessione demaniale della spiaggia che versa in stato di abbandono. (IVG.it)

Alfonso Pio avrebbe anche imposto che la sua compagna "soggiornasse gratuitamente in una suite a lei riservata".L'indagine è stata condotta dalla polizia postale. Lo si legge nell'ordinanza firmata dal gip di Milano Guido Salvini, su richiesta dei pm Adriano Scudieri e Francesco Cajani, con cui è stato arrestato oggi assieme ad altri tre. (La Repubblica)

L’indagine riguarda l’attività di una “locale” di ndrangheta a Bra (Cuneo) riconducibile alla famiglia Luppino, originaria di Sant’Eufemia di Aspromonte (Reggio Calabria). Tra gli indagati a piede libero ci sono tre carabinieri e due agenti di polizia penitenziaria. (http://gazzettadalba.it/)

Nei guai anche un avvocato del foro di Palmi, ma con studio anche a Bra, indagato. Secondo l’inchiesta, coordinata dai pm Stefano Castellani e Paolo Cappelli, la locale di Bra aveva al vertice la famiglia dei Luppino (con i fratelli Salvatore e Vincenzo). (Corriere della Sera)

In particolare, l’attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha consentito di smantellare un’organizzazione di stampo mafioso 'ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. (Gazzetta del Sud)