Venezia 78, giorno 10. Brizé e il lavoro: Lindon da Coppa Volpi. Divertirsi da Matti

L’altro film in Concorso è il debordante “On the job: the missing 8” di Erik Matti, figura decisiva nell’attuale panorama cinematografico filippino, dopo Lav Diaz, noto soprattutto per film d’azione.

Nel frattempo Roman, un ergastolano impegnato talvolta per omicidi esterni, cerca vendetta.

La città, guidata dal sindaco Pedring Eusebio, è dominata dalla corruzione, dalla malavita e dagli omicidi. (Il Gazzettino)

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Le richieste sono difficili e incoerenti: come si può mantenere lo stesso livello di produttività con meno lavoratori? Il resto lo fa Brizé stesso, capace di confezionare sequenze poetiche e delicatissime, affidandosi alla musica e al linguaggio corporeo degli attori (ScreenWEEK - Cinema e Serie TV)

Il manager di uno stabilimento si trova a dover gestire le richieste del quartier generale di licenziare il 10% dei suoi lavoratori. Un autre monde è un film classico ma al tempo stesso originale, che riesce a trovare un angolo nuovo e interessante per fare una critica sociale antica ma, purtroppo, sempre attuale (NonSoloCinema)

Si può rintracciare dunque la mano di Dio nel modo apparentemente casuale in cui gli eventi si legano l’uno con l’altro, oppure nella maniera in cui azioni illecite trovano la giusta condanna, ma più profondamente nel modo in cui il protagonista risponde alla sua chiamata interiore nel raccontare storie di tutti i giorni attraverso il cinema, declinando amore, fede e speranza nel quotidiano” Nel tratteggiare il processo decisionale, il film mostra come il protagonista è capace di recuperare umanità, dignità come pure un modo per ricongiungersi alla sua famiglia. (cinematografo.it)

Brizé sbircia su queste riunioni, segue le dinamiche di un carrozzone che non può essere battuto, all’interno di un ecosistema ostile. Un autre monde (Francia, 2021) di Stéphane Brizé (Cineblog)

Il suo cinema continua ad essere in prima linea. Il passato felice resta solo in quella parete sul muro, con le foto sulla parete che aprono Un autre monde. (Sentieri Selvaggi)

Nell’arco di questi tre film ha esplorato in modo pungente le contraddizioni tra il freddo mondo del mercato e il desiderio dei singoli di mantenere la propria umanità e la propria integrità: con Un autre monde Brizé conferma, in modo definitivo, l’eleganza e l’intelligenza del suo cinema sociale. (BadTaste.it)