Non è l'arena, Andrea Crisanti e il vaccino: "Richiami lampo non salutari", cosa rischiamo

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Liberoquotidiano.it INTERNO

Secondo il docente di microbiologia all'Università di Padova, "bisognerebbe arrivare a un vaccino di seconda o terza generazione che induce un'immunità di un paio di anni".

"Ma quando ci arriveremo?

13 gennaio 2022 a. a. a. "Non è salutare stimolare il sistema immunitario ogni 4 mesi": Andrea Crisanti ha parlato dei richiami contro il Covid, in collegamento con Massimo Giletti a Non è l'Arena su La7. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

E ancora Andrea Crisanti: “Sul cruscotto della pandemia gli indicatori sono il numero dei casi, l’incidenza RT e il numero delle persone che vanno in ospedale e in rianimazione sono un effetto collaterale della diffusione del virus Qui, collegato da casa, c’è Andrea Crisanti, il noto microbiologo, accademico e divulgatore scientifico italiano. (Caffeina Magazine)

2022-01-13T15:21+0100. 2022-01-13T15:21+0100. (Sputnik Italia)

“Tutto quello che ho sentito negli ultimi giorni mi fa pensare che qualcuno al Ministero della Salute sia particolarmente affezionato ad un bollettino giornaliero che non serve a nessuno –ha affermato Bassetti-. (StrettoWeb)

Così da qualche giorno si è entrati nel terzo step, che fissa la quota di posti Covid disponibili a 415, di cui 130 al San Martino, il 10% della capacità complessiva dell’ospedale “La cosa importante – sostiene – sarebbe sapere quanta gente entra in ospedale con la polmonite da Covid e quanta gente invece entra in ospedale per altre patologie e ha un tampone positivo. (Il Fatto Quotidiano)

13 gennaio 2022 a. a. a. Matteo Bassetti stronca con una frase sola il Comitato tecnico scientifico e il ministro della Salute Roberto Speranza. E ancora, aveva aggiunto Andrea Costa: "Io credo che le diverse opinioni siano un valore aggiunto. (Liberoquotidiano.it)

Non serve ai medici perché non dà informazioni mediche e non serve alla popolazione perché dà informazioni anche molto fuorvianti. Abbiamo creato la sindrome da covid, ma psicologica, gli italiani sono terrorizzati dai tamponi oggi non dalla polmonite (MeteoWeb)