In vigore in Iran le limitazioni alle ispezioni dell'Aiea

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L'interruzione dell'applicazione volontaria da parte di Teheran del protocollo aggiuntivo al Trattato di non proliferazione nucleare (Npt) in assenza di una revoca delle sanzioni Usa, ha ricordato oggi il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, era stata comunicata all'Agenzia Onu lo scorso 15 febbraio

- ROMA, 23 FEB - Sono entrate in vigore in Iran le restrizioni alle attività ispettive dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). (Tiscali.it)

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E una piccola quantità di queste scorte, 17,6 kg, sono uranio arricchito fino al 20%, a un passo dai livelli che permettono di dotarsi di armi atomiche. L'agenzia internazionale per l'energia atomica si è detta "profondamente preoccupata" anche sulla possibile presenza di materiale nucleare segreto non dichiarato in un laboratorio iraniano. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Le ispezioni, dell’ ente delle Nazioni Unite, continueranno anche se con alcune restrizioni in vigore da oggi. Bisognerà vedere la reazione della nuova amministrazione guidata da Joe Biden, che non ha escluso l’ipotesi di rientrare all’ interno dell’ accordo sul nucleare stipulato con la controparte mediorientale. (Agenzia Stampa Italia)

Secondo l’AIEA l’Iran avrebbe accumulato una quantità di uranio impoverito pari a 14 volte quanto stabilito dagli accordi conclusi nel 2015, dai quali l’amministrazione Trump si era chiaramente distanziata. (RSI.ch Informazione)

Una dichiarazione congiunta rilasciata dal Vice Presidente della Repubblica Islamica # Iran Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica e il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Incorpora un Tweet. (La Tribuna Sammarinese)

L'interruzione dell'applicazione volontaria da parte di Teheran del protocollo aggiuntivo al Trattato di non proliferazione nucleare (Npt) in assenza di una revoca delle sanzioni Usa, ha ricordato oggi il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, era stata comunicata all'Agenzia Onu lo scorso 15 febbraio (Notizie - MSN Italia)

In alternativa, gli Stati Uniti potrebbero sostenere la richiesta iraniana di un prestito da parte del Fondo monetario internazionale, o facilitare l’accesso dell’Iran ai fondi e alle partecipazioni che detiene all’estero. (Il Riformista)