Iran, possibili negoziati internazionali in vista
Il presidente USA, infatti, ha fatto sapere tramite Twitter che, nell’eventualità in cui l’Iran sceglierà la via della negoziazione, non gli importerebbe minimamente.
Non si placano i disordi internazionali legati all’attuale crisi in corso tra USA e Iran.
Le novità più recenti, infatti, riguardano proprio l’insorgenza popolare in merito alle proteste per la crisi in atto.
Oltre alle proteste della popolazione, a spingere il governo dell’Iran a pensare a eventuali trattative ci hanno pensato le sanzioni internazionali inflitte allo Stato. (BeFan)
Ne parlano anche altre fonti
Voglio tornare in M5s» Il Senatore: «Continuerò a chiedere il rispetto del programma. Non c'è solo rischio instabilità, c'è rischio terrorismo». Caso Gregoretti «La Gregoretti come la Diciotti». (DiariodelWeb.it)
“Durante le proteste la polizia non ha sparato assolutamente perché gli ufficiali della polizia della capitale hanno dato ordine di agire con moderazione”, si legge ancora in una nota firmata dallo stesso Rahimi. (Il Primato Nazionale)
Ieri mattina il capo della polizia di Teheran, Hossein Rahimi, ha smentito che i suoi uomini abbiamo sparato sui manifestanti. Anche il Canada, con le sue 57 vittime nel disastro, si è allineato a Londra e Washington in questa fase. (La Stampa)
Altri filmati mostrano dimostranti all’esterno di un secondo ateneo e un capannello di persone in marcia verso piazza Azadi (della libertà), nella capitale. Secondo alcuni video, rilanciati sui social, vi sarebbero stati anche diversi colpi di arma da fuoco esplosi nei pressi dei manifestanti. (AsiaNews)
Fermato e poi rilasciato l'ambasciatore britannico: è sospettato di "istigazione" alla protesta con Londra che ha chiesto spiegazioni. A sostegno dei manifestanti Donald Trump: "Ispirato dal vostro coraggio", ha scritto il presidente Usa in un tweet in lingua farsi. (LaPresse)
New York Donald Trump rilancia la sfida all'Iran cercando una sponda nelle nuove proteste e riscuotendo un successo storico con il tweet in lingua farsi con cui si rivolge al popolo della Repubblica Islamica. (ilGiornale.it)
