Aducanumab, l'entusiasmo che fa discutere

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AboutPharma SALUTE

“Le ricerche dimostrano che la prima formazione della proteina amiloide avviene addirittura 19 anni prima dei sintomi clinici”

Una storia tormentata. Aducanumab è il primo farmaco approvato per la malattia d’Alzheimer da diciotto anni a questa parte.

All’origine della malattia. In attesa delle decisioni dell’EMA, previste per fine anno, le controversie attualmente in atto sull’approvazione di aducanumab non sorprendono. (AboutPharma)

Ne parlano anche altre testate

Gli esperti italiani parlano di svolta epocale perché per la prima volta agisce sulle cause. Il nuovo farmaco è un anticorpo monoclonale, significa che agisce in modo mirato e dunque solo nei soggetti che hanno questa malattia» (Donna Moderna)

L’ente che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici degli Stati Uniti d’ America, crede nelle potenzialità di un nuovo farmaco. In caso contrario la FDA potrebbe ritirare l’approvazione (SpyNews.it)

I neurologi non hanno dubbi: il nuovo farmaco, appena approvato negli Usa dalla Food and Drug Administration, l’ente del farmaco americano, rappresenta una svolta storica. Ma perché il nuovo farmaco sia efficace, occorrerà poi rendere più accurate le diagnosi: oggi su 10 pazienti con decadimento mentale e neurodegenerativo, solo 5 o 6 hanno l’Alzheimer (The Italian Times)

Speranza da nuovo farmaco Usa contro l'Alzheimer - Archivio Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Dopo tante delusioni sul fronte della lotta alla malattia di Alzheimer, l'approvazione negli Stati Uniti di un nuovo farmaco, il primo da 20 anni, apre le porte a una nuova speranza. (Avvenire)

La terapia consiste in una iniezione al mese per via endovenosa che nella terapia contro l’Alzheimer contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia. (L'Osservatore d'Italia)

È il primo farmaco approvato in quasi vent’anni dall’agenzia americana per l’Alzheimer, una malattia che interessa milioni di persone e le loro famiglie: quasi sei milioni di casi negli Stati Uniti, 600mila malati solo in Italia. (La Nuova Ferrara)