Lagarde (Bce): «L'inflazione non è un pericolo, prematura e rischiosa una stretta monetaria»

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Secondo Christine Lagarde, gli indicatori puntano a una «ripresa considerevole» nel secondo trimestre che si rafforzerà nella seconda parte dell’anno.

L’inflazione infatti nell’Eurozona dovrebbe «aumentare ulteriormente nella seconda parte dell’anno e poi rallentare», ha sostenuto Christine Lagarde.

Fornito da Corriere della Sera La presidente della Bce Christine Lagarde. La ripresa economica accelererà nel secondo trimestre e l’inflazione sta risalendo, principalmente a causa di fattori temporanei. (Notizie - MSN Italia)

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Il punto è che la pandemia ha accelerato anche negli Usa la digitalizzazione dell’economia e molti cambiamenti sul mercato del lavoro sono strutturali, perciò alcuni posti di lavoro non torneranno mai più E quindi alla prossima riunione del Comitato di politica monetaria del 16 giugno non cambierà nulla. (Corriere della Sera)

“L’ennesima grande sorpresa al rialzo per l’inflazione statunitense getta ulteriori dubbi sull’affermazione della Fed secondo cui tutto ciò è transitorio e che la politica monetaria può essere lasciata estremamente allentata per i prossimi tre anni”, commenta James Knightley, capo economista di Ing che si aspetta di sentire un cambiamento nel linguaggio della Fed alla fine dell’estate (Finanzaonline.com)

Stando a fonti non smentite, tre membri del board avrebbero infatti votato contro. Perché oltre ai simbolici 3 punti della vittoria, Christine Lagarde ha dovuto digerire anche tre volti contrari a questo sviluppo inatteso del Pepp. (Money.it)

Alla fine della tanto attesa revisione del PEPP, la BCE ha confermato che manterrà un ritmo ‘significativamente’ più veloce di acquisti per il prossimo trimestre. L’economista teme d’altronde che l’inflazione Usa possa confermarsi superiore al 4% fino al primo trimestre del 2022, a fronte di un’inflazione core che è improbabile che scenda sotto il 3% fino al secondo trimestre dell’anno prossimo” (Finanzaonline.com)

Il nuovo quadro deve migliorare il coordinamento delle politiche fiscali nazionali all'interno della zona euro, proprio come sta facendo il blocco con il New Generation Eu Fund, e deve avere flessibilità al di là degli stabilizzatori automatici e delle misure di emergenza. (Yahoo Finanza)

Secondo l’agenzia Mni, la materia sarà con ogni probabilità discussa dai membri Bce in un ritiro che inizierà il 18 giugno La Bce mantiene la «mano ferma» sullo stimolo all’economia dell’Eurozona, come ha detto ieri la presidente Christine Lagarde al termine del consiglio direttivo. (Milano Finanza)