Lagarde (Bce): «L'inflazione non è un pericolo, prematura e rischiosa una stretta monetaria»

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Notizie - MSN Italia ECONOMIA

Secondo Christine Lagarde, gli indicatori puntano a una «ripresa considerevole» nel secondo trimestre che si rafforzerà nella seconda parte dell’anno.

L’inflazione infatti nell’Eurozona dovrebbe «aumentare ulteriormente nella seconda parte dell’anno e poi rallentare», ha sostenuto Christine Lagarde.

Fornito da Corriere della Sera La presidente della Bce Christine Lagarde. La ripresa economica accelererà nel secondo trimestre e l’inflazione sta risalendo, principalmente a causa di fattori temporanei. (Notizie - MSN Italia)

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Il punto è che la pandemia ha accelerato anche negli Usa la digitalizzazione dell’economia e molti cambiamenti sul mercato del lavoro sono strutturali, perciò alcuni posti di lavoro non torneranno mai più E quindi alla prossima riunione del Comitato di politica monetaria del 16 giugno non cambierà nulla. (Corriere della Sera)

L’economista teme d’altronde che l’inflazione Usa possa confermarsi superiore al 4% fino al primo trimestre del 2022, a fronte di un’inflazione core che è improbabile che scenda sotto il 3% fino al secondo trimestre dell’anno prossimo” Alla fine della tanto attesa revisione del PEPP, la BCE ha confermato che manterrà un ritmo ‘significativamente’ più veloce di acquisti per il prossimo trimestre. (Finanzaonline.com)

Perché oltre ai simbolici 3 punti della vittoria, Christine Lagarde ha dovuto digerire anche tre volti contrari a questo sviluppo inatteso del Pepp. Il comunicato finale, di fatto, è una fotocopia di quello del Consiglio di aprile, tranne per un paio di particolari. (Money.it)

Un accenno anche alla necessita di mantenere politiche fiscali “ambiziose e coordinate”, poiché ” un ritiro prematuro dei sostegni rischierebbe di indebolire la ripresa e di amplificare gli effetti nel lungo termine”. (QuiFinanza)

(Reuters) - L'Europa ha bisogno di nuove regole di bilancio in modo che la spesa pubblica possa mantenere un ruolo preponderante per gli anni a venire mentre la politica monetaria rimane limitata. Il nuovo quadro deve migliorare il coordinamento delle politiche fiscali nazionali all'interno della zona euro, proprio come sta facendo il blocco con il New Generation Eu Fund, e deve avere flessibilità al di là degli stabilizzatori automatici e delle misure di emergenza. (Yahoo Finanza)

La Bce mantiene la «mano ferma» sullo stimolo all’economia dell’Eurozona, come ha detto ieri la presidente Christine Lagarde al termine del consiglio direttivo. Secondo l’agenzia Mni, la materia sarà con ogni probabilità discussa dai membri Bce in un ritiro che inizierà il 18 giugno (Milano Finanza)