Coronavirus, in alcune regioni al via test sierologici

Sky Tg24 INTERNO

Cioè un test non sufficientemente sensibile potrebbe non riuscire a distinguere il coronavirus da altri agenti infettivi.

A questo servono i test sierologici e dal loro utilizzo in massa potrebbe passare anche la fase due, quella della graduale riapertura dell'Italia (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA MAPPA DEL CONTAGIO - LE GRAFICHE CON I NUMERI DEI CONTAGI).

Come funzionano. Funzionano così: vengono prelevate alcune gocce di sangue da un dito e applicate poi in un pozzetto con un reagente. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altre testate

(Adnkronos Salute) - Arriverà "a breve" la validazione dei test sierologici da poter effettuare su "gruppi specifici della popolazione italiana" per rilevare la presenza degli anticorpi aSars-Cov-2 attraverso un prelievo di sangue. (Tiscali.it)

Originario della provincia di Bergamo, tra le più martoriate dall’emergenza coronavirus, fa parte del comitato tecnico scientifico che sta dando indicazioni al Governo in questi giorni drammatici. Non sarà normale”. (Forzazzurri)

Si potrebbe cominciare a fare i test sierologici a tutti i sistemi sociali chiusi anziani ed operatori, come carceri, case per anziani, Rsa etc. I test sierologici adesso lo consentono e permettono di giocare d'anticipo per tutelare tutte le persone a rischio. (Termoli Online)

Quali sono i test disponibili. Al momento sono disponibili tre tipologie di questi test sierologici. Infatti, l’utilizzo solo dei test sierologici porterebbe a una mancata diagnosi nelle fasi iniziali dell’infezione. (La Luce di Maria)

Esami che potranno essere utili in vista della fase 2, per rilevare la diffusione del virus in particolari "gruppi di lavoratori" che verranno individuati dagli esperti. Ad assicurarlo all'Adnkronos Salute è il presidente del Css (Consiglio superiore di sanità) Franco Locatelli, secondo il quale la validazione è un momento essenziale per individuare test a "elevata sensibilità e specificità" applicabili "su scala nazionale", per evitare il rischio di disomogeneità fra le varie regioni, alcune delle quali sono già partite e stanno effettuando i test sierologici. (Adnkronos)

“Non sarà un’estate normale”, parola di Franco Locatelli. Intanto c’è una buona notizia: i test sierologici per lo screening di massa potrebbero essere pronti a breve. (Inews24)