Capostazione Atac si dava malata da oltre un anno ma gestiva bed and breakfast alle Canarie

Corriere dell'Umbria INTERNO

Eppure la donna, capostazione per l’azienda capitolina dei trasporti, aveva continuato a percepire lo stipendio, secondo quanto riportato da il Messaggero nell'edizione di venerdì 10 settembre

Secondo Atac, la municipalizzata dei trasporti capitolini, la donna appunto era malata da oltre un anno, ma in realtà gestiva un bed and breakfast alle Canarie.

La donna è però stata tradita, come spesso capita nell'attuale mondo social, da una foto postata su Facebook. (Corriere dell'Umbria)

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In Italia risultava assente per malattia ma in realtà si trovava alle Canarie dove gestiva una casa vacanze. La donna, che ora è stata sospesa ma che rischia il licenziamento, è accusata di atti non conformi per i certificati medici non originali e di aver svolto un doppio lavoro, condizione vietata dal regolamento aziendale (ViviTenerife e ViviGranCanaria)

La partecipata dei trasporti del Campidoglio, dopo un anno e mezzo di referti medici (e soprattutto, dopo la scoperta dell’attività. «Qui è un paradiso, c’è il sole tutto l’anno, ma tante isole sono stupende, vogliamo parlare della Sardegna?». (ilmattino.it)

La donna però ha pubblicato alcune foto sui social network che la ritraevano al mare e così l'azienda ha fatto scattare l'indagine interna. Ora rischia il licenziamento anche perchè il doppio lavoro è naturalmente vietato per il regolamento interno dell'azienda (Sky Tg24 )

Direttamente da Puerto Rico de Gran Canaria, T. G. «Innanzitutto all’Atac devono dire le cose vere - ribatte la capostazione - Perché i certificati medici ci sono, non capisco cosa abbiano contestato» (ilmessaggero.it)

Ora la donna rischia il licenziamento. Aveva aperto un bed and breakfast alle Canarie nel 2020, ma continuava a percepire lo stipendio dall’Atac in Italia. (Il Fatto Quotidiano)

La dipendente, una capostazione dell’azienda di trasporto capitolina, si era di fatto trasferita alle Canarie dal 2020 dove gestiva al struttura ricettiva a Fuerteventura, ma per l’Atac era ufficialmente in malattia e dunque continuava a percepire lo stipendio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)