Il G8 di Genova, una ferita ancora aperta: una tortura per tutti

Corriere della Sera INTERNO

Vent’anni fa furono le immagini di «Primo canale» a mostrare le angosciose immagini di una città militarizzata, «messa a ferro e fuoco dai Black Bloc».

Sulla «macelleria messicana» della Diaz nessuna diretta.

Il G8 di Genova è una ferita ancora aperta, è stato, è una tortura per tutti

Io ne ricordo uno: oltre a essere insanguinato teneva le mani sulla pancia e aveva delle convulsioni talmente forti che neanche gli infermieri riuscivano a tenerlo fermo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Nella mattinata del 21 luglio 2001 dopo una notte sul treno speciale partito dal sud est dell'Italia e dopo un viaggio a dir poco allucinante per le deviazioni che le Ferrovie dello Stato fecero fare al treno per arrivare a Genova - siamo arrivati finalmente a destinazione ma ci hanno fatto scendere alla Stazione di Quarto dei Mille e a piedi abbiamo raggiunto il concentramento del corteo contro il G8. (Termoli Online)

A dispetto di diversi commentatori interessati, che in questi giorni stanno dicendo che il movimento di Genova nacque e morì nell’arco del luglio 2001, il movimento per l’acqua non sarebbe nato se non ci fosse stato lo sguardo delle giornate di Genova. (Estense.com)

A ricordare i tragici eventi del G8 di Genova, esattamente vent’anni fa è una ragazza di Urbino, all’epoca dei fatti aveva 28 anni. La morte di Carlo Giuliani e la ‘macelleria messicana’ alla Diaz. Per il 20 luglio erano previsti cortei in diversi punti della città. (Il Ducato)

Negli anni precedenti avevamo costruito un'esperienza molto bella, che si chiamava 'Cantieri Sociali', nata dalla liberazione dell'area del Prino allora occupata da alcune caserme militari in disuso. Si lavorò lì per alcune estati, dopo di che tutto finì; ma in effetti -si può dire- quell'esperienza fu un embrione di ciò che poi diventarono i Social Forum. (SanremoNews.it)

Quanto successo qui non è ma stato ripudiato, siamo costretti a constatare che certe pratiche sono nella disponibilità delle forze dell’ordine e si è permesso che tali restassero” A vent’anni dal raid con il quale la polizia fece irruzione in piena notte nella scuola dove dormivano i manifestanti al termine delle contestazioni durante il g8 di Genova, la Diaz accoglie le vittime dei pestaggi e degli arresti illegittimi all’interno dei locali nei quali sono avvenuti. (Il Fatto Quotidiano)

Poche ore prima centinaia di migliaia di persone erano scese in piazza dopo l’omicidio di Carlo Giuliani e c’erano state nuove violenze contro i manifestanti. (Radio Popolare)