«Abolita la censura cinematografica»: il burro di 'Ultimo tango a Parigi' & Co. finalmente liberi

In pratica «si mette in essere una sorta di autoregolamentazione e saranno i produttori o i distributori ad autoclassificare l’opera cinematografica, alla commissione il compito di validare la congruità»

E così torna alla mente il processo e il rogo di Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, il caso più eclatante di censura – correva l’anno 1972 – subita da una pellicola.

«Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti». (Rolling Stone Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È possibile visitare la mostra dedicata alla censura cinematografica, realizzata dalla Cineteca Nazionale e dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, su cinecensura. Censura cinematografica – Dario Franceschini ha firmato il decreto per l’abolizione definitiva in Italia. (Team World)

Questo l’annuncio del ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha firmato il decreto che istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura con il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori. (Today.it)

La censura cinematografica che “consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti ”, non esiste più. Questa Direzione avrà il compito di “ verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori”, ma non di impedirne l’uscita nelle sale. (Sputnik Italia)

Siamo il paese dei comitati e delle task force, figuratevi se potevamo perdere l’occasione. Avete mai visto The Old Guard, giusto per citare la pellicola iper-correttissima stroncata dal nostro Correttore di bozze? (Tempi.it)

Nei decenni passati gli interventi della censura avvenivano addirittura in fase di sceneggiatura o di riprese Questa funzione sarà in ogni caso mantenuta: è stata istituita con lo stesso decreto la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione generale cinema del Ministero della cultura, con il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori. (Wired.it)

Ma la novità è che ora un dodicenne accompagnato da un genitore potrà vedere un film vietato ai 14 e un sedicenne uno vietato ai 18. D'altro canto la notizia è importante perché attesa dal 2016 quando la sua importante Legge Cinema annunciava proprio queste misure. (ilGiornale.it)