Pagamenti elettronici e credito d’imposta: le novità dal 1° luglio

QuiFinanza ECONOMIA

Per comprendere meglio spiega, la commercialista Rossella Moroni spiega all’Adnkronos: un commerciante che nel 2019 ha fatturato 298.000 euro potrà godere di un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate dagli intermediari su tutte le transazioni elettroniche effettuate a partire dal prossimo primo luglio.

editato in: da. Sarà operativo dal 1° luglio 2020 il credito d’imposta sui pagamenti elettronici, con lo scopo di rafforzare i pagamenti digitali come forma di lotta all’evasione fiscale, il tutto attraverso bonus sui pagamenti elettronici. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Da oggi più moneta elettronica e meno contanti anche negli studi professionali e nelle imprese. Finora capitava spesso di non poter pagare con bancomat o carta di credito una prestazione professionale o un lavoro svolto da un artigiano. (Corriere della Sera)

In questo scenario, i dubbi e le incertezze di molti palesano interrogativi che meritano risposta: posso prelevare soldi sopra il limite dopo il 1° luglio? Nelle seguenti righe vi spieghiamo come prelevare sopra il limite nel pieno rispetto delle leggi fiscali e cosa riguarda la nuova normativa sull’uso di contante. (Proiezioni di Borsa)

Da giovedì, il tetto all'uso del contante torna a scendere da 3 a 2 mila euro. Il bonus è previsto per i commercianti e professionisti fino a 400 mila euro di ricavi o compensi. (Corriere dell'Umbria)

Per effettuare pagamenti pari o superiori a duemila euro, da mercoledì 1° luglio bisognerà usare strumenti tracciabili come bonifici, assegni, bancomat o carte di credito. Pagamenti in contanti, le novità dal 1° luglio 2020: occhio anche ai prestiti familiari. (Today.it)

All’abbassamento della soglia entro la quale è consentito l’utilizzo del contante si aggiungerà, sempre a partire da domani, primo luglio, un incentivo fiscale per l’utilizzo dei pagamenti elettronici. (Wall Street Italia)

Inizialmente una norma prevedeva sanzioni nei confronti di esercenti e professionisti che rifiutavano i pagamenti con Pos ma la conversione in legge, l’art. Questo significa che da domani sul fronte Pos non cambier nulla, i negozianti potranno continuare a rifiutarlo e i consumatori non potranno n protestare n denunciare, in quanto a fronte di un obbligo lo Stato ha pensato bene di non prevedere alcuna sanzione per i trasgressori”. (Calabria News)