Foglietta: «Doloroso interpretare la madre di Alfredino»

A un certo punto mi sono anche sentita in colpa nei confronti di questa donna a cui è stato tolto brutalmente tutto».

Sin da subito ho dovuto ragionare come se fosse un film interamente di finzione.

Spettacoli. TELEVISIONE «È stato un bel salto nel buio, doloroso, dal quale ho dovuto prendere le distanze.

Una figura, quella della madre del piccolo Alfredo Rampi, per cui la Foglietta ha grande ammirazione: «La signora Franca Rampi – continua l’attrice – non si è persa in chiacchiere, non ha mai voluto parlare del dolore

Ho dovuto credere che non fosse una storia realmente accaduta, nonostante ogni cosa di me mi dicesse il contrario». (Metro)

La notizia riportata su altri media

In pandemia. Competenza e capacità. Pertini, infatti, raccolse l’appello della mamma di Alfredino, Franca Rampi. (In Terris)

Alfredino Rampi, per l'esattezza, il bimbo di 6 anni morto tragicamente Vermicino il 13 giugno del 1981. Quando inizia "Alfredino: una storia italiana": puntate. (Gazzetta del Sud)

Quello di Franca Rampi "è' stato forse il ruolo più difficile della mia vita. Nel cast Anna Foglietta nel ruolo di Franca Rampi, madre di Alfredino (interpretato da Kim Cherubini), Francesco Acquaroli, Vinicio Marchioni, Luca Angeletti, Beniamino Marcone, Daniele La Leggia, Giacomo Ferrara, Valentina Romani, Riccardo De Filippis e Massimo Dapporto nei panni dl presidente della Repubblica Sandro Pertini. (Ansa)

Da quella scomparsa, di un bambino meraviglioso com’era Alfredo, si sono gettate le basi per la costruzione del Centro Alfredo Rampi (che promuovere la prevenzione dal rischio ambientale e un miglioramento del soccorso nelle emergenze, ndr) e della Protezione civile”. (Radio Colonna)

Per 45 minuti parlò con Alfredino: “Gli ho pulito bocca e gli occhi dal fango“, raccontò tempo dopo. Ci domanderemo a lungo prossimamente a cosa è servito tutto questo, che cosa abbiamo voluto dimenticare, che cosa ci dovremmo ricordare, che cosa dovremo amare, che cosa dobbiamo odiare. (MeteoWeb)

A 40 anni di distanza, s’è sfiorata una tragedia analoga. A Roma, stavolta, un bimbo di tre anni è caduto in un pozzo di raccolta delle acque piovane profondo 5 metri e largo appena 50 centimetri, nell’area di un cantiere in zona Mattia Battistini. (Periodico Italiano)