Covid, Salvini: "Nuovi protocolli per accessi a teatri, negozi, palestre"

Adnkronos INTERNO

La Lega c’è e presto ribadirò le nostre proposte concrete e ragionevoli al Presidente del Consiglio Mario Draghi - dice Salvini -.

La stella polare resta il supremo interesse degli italiani”

Coronavirus e riaperture in sicurezza.

Un nuovo protocollo è già stato chiesto per aumentare il pubblico all’Arena di Verona.

Allo studio proposte per nuovi protocolli per andare in teatri, impianti sportivi, palestre, bar, ristoranti e negozi, come annunciato dal leader della Lega Matteo Salvini, che sottolinea: “Riaperture in sicurezza, dove i dati lo consentono, e nuovi protocolli per rivedere il numero di accessi in teatri e impianti sportivi, senza dimenticare palestre, bar, ristoranti e negozi. (Adnkronos)

Su altre fonti

Mentre tra i partiti si assottigliano le distanze tra Lega, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia. Il primo maggio 2020, a due mesi dalle elezioni che avevano portato alla nascita del governo Lega-M5s, la Lega dominava i sondaggi politici (LA NOTIZIA)

Per questo dovrebbe essere accompagnata da uno spirito di dialogo che però non si è visto. La guida di Draghi per autorevolezza e competenza è infinitamente migliore di quella retorica, propagandistica e inefficace di Conte. (LiberoQuotidiano.it)

Andiamo ragazzi, andiamo, andiamo andiamo. Quella stessa persona ieri è stata il fulcro della manifestazione #ioapro, sfociata in violenze contro le forze dell’ordine che presidiavano Piazza Montecitorio. (neXt Quotidiano)

L’espressione (o altre, meno eleganti, con le quali si indica chi tiene il piede in due scarpe) fotografa il «bipolarismo» di Salvini riguardo al governo di Mario Draghi, che pure include tre ministri leghisti e di cui insiste di essere il primo sostenitore ma di di cui è di fatto il primo critico, colui che potrebbe metterlo in crisi. (Corriere del Ticino)

Abbiamo raccolto le dichiarazioni più assurde. Date il vostro giudizio (L'Espresso)

Unico margine di trattativa sarà quello di chiedere il via libera con qualche aereo in più rispetto ai 40-50 che impone l’Ue e quindi ridurre gli esuberi che, con così pochi aeromobili, non sarebbero meno di 5 mila. (L'Espresso)