Come è andato il G20 sulla crisi in Afghanistan

Pickline INTERNO

Durante la conferenza stampa, Draghi ha spiegato che «affrontare la crisi umanitaria» in Afghanistan «richiederà contatti con i talebani: ma questo non significa un loro riconoscimento.

È stata la prima occasione in cui i leader hanno dato una risposta multilaterale alla crisi afghana».

Questo il giudizio del premier, Mario Draghi, al termine del G20 straordinario sull’Afghanistan organizzato dall’Italia. (Pickline)

La notizia riportata su altri media

(LaPresse) -. (LaPresse)

Nato sotto un cattivo auspicio, ed evidentemente forzato rispetto al necessario consenso internazionale, non poteva che risultare del tutto inutile, come in effetti è stato. Un rifiuto che è stato ribadito a Doha, nonostante l’incontro sia stato preceduto da un attentato dell’Isis, che ha fatto strage in una moschea di Kunduz. (il Giornale)

/ Palazzo Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it In reatà è evitabilissima". (Il Gazzettino)

Il 26 settembre l’ambasciatore cinese Wang Yu e Muttaqi si sono incontrati nuovamente. L’importanza strategica per Pechino. I talebani non seppero mantenere le promesse del 1998, e i jihadisti uiguri si organizzarono in territorio afghano all’ombra di Al Qaeda (Tempi.it)

Anzi, i talebani considerano infedeli i difensori della democrazia e dei diritti delle donne: li arrestano con vari pretesti e li uccidono». Una richiesta di aiuto arrivata via Messenger: «Aiutatemi a fuggire da questo Paese». (Vanity Fair Italia)

Mario Draghi definisce così il G20 straordinario sull'Afghanistan fortemente voluto dalla presidenza italiana. I contatti con i talebani, è la sottolineatura, "sono indispensabili" in chiave umanitaria, "ma questo non vuol dire dare loro un riconoscimento (Avvenire)