Crisanti: “Normalità? Non prima di due anni” - La Voce di Rovigo

La voce di Rovigo INTERNO

Crisanti, che fa parte del personale sanitario, la terza dose l’ha ricevuta una settimana fa

Bisogna somministrare la terza dose a tutti”.

“E’ necessario vaccinare tutti con la terza dose.

“Compatibilmente con le capacità del nostro sistena sanitario - prosegue - sarebbe consigliabile e auspicabile prevedere la terza dose per tutti”.

Anche questa volta il professore padovano, il cui merito nel contrasto della prima ondata di coronavirus è riconosciuto da tutti, questa volta, non si tira dunque indietro. (La voce di Rovigo)

Ne parlano anche altre fonti

Invece se i tamponi vengono usati, ad esempio per la sorveglianza nelle classi, il risultato è completamente diverso” Il rischio è che “La gente pensa ‘abbiamo 1000 casi, è finito tutto’, invece non è finito tutto. (Italia Sera)

Il che vorrebbe dire un numero almeno 5 volte superiore a quello comunicato nei bollettini Covid del ministero della Salute. Per carità, non siamo medici e può essere anche che in quello che dice Crisanti ci sia un fondo di verità (Nicola Porro)

Quindi avendo tra i 30 e 40 decessi avremmo tra i 15mila e i 20 mila contagiati in Italia”. Invece se i tamponi vengono usati ad esempio per la sorveglianza nelle classi, il risultato è completamente diverso” (Salernonotizie.it)

Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore Dipartimento di Microbiologia Molecolare Università di Padova, a 24Mattino su Radio 24 La gente pensa “abbiamo 1000 casi, è finito tutto”, invece non è finito tutto. (IN DIES)

Ma il rapporto contagi/decessi non convince il prof. Crisanti. Ieri in Italia sono stati contati 1.516 contagi e 34 morti. (L'Adige di Verona)

La gente pensa “abbiamo 1000 casi, è finito tutto”, invece non è finito tutto. Invece se i tamponi vengono usati, ad esempio per la sorveglianza nelle classi, il risultato è completamente diverso. (politicamentecorretto.com)