Green Pass e lavoro: "Impossibile per le farmacie soddisfare le richieste di tamponi, Stato di Diritti o di Doveri?"

TargatoCn.it INTERNO

Ad oggi io, come immagino molti altri, mi ritrovo in un amara situazione in cui lo Stato mi richiede una certificazione verde per svolgere il mio lavoro (diritto inalienabile rif.

Quindi scrivo al suo giornale, in cerca di qualcuno che mi possa aiutare a risolvere questo mio(nostro) problema sperando per una volta di essere in uno Stato di Diritti e non solo di Doveri

Dato che per motivi personali non mi sono vaccinata, pensavo ingenuamente di poter assolvere ai miei doveri usufruendo dei tamponi. (TargatoCn.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Fino a fine novembre non c’è un posto libero per effettuare un test antigenico rapido. E toni sempre più aggressivi da parte di chi prenota i tamponi. (Il Piccolo)

La normativa vigente e le disposizioni non includono le parafarmacie tra i centri abilitati all'effettuazione dei test rapidi finalizzati allo screening sul SARS-CoV-2, ma solo le farmacie aperte al pubblico e le strutture sanitarie individuate con lo specifico protocollo d'intesa. (CasertaNews)

I citati 15 Euro comprendono - oltre la prestazione professionale legata alla somministrazione e al rilascio della certificazione digitale - i costi di approvvigionamento dei test antigenici rapidi, del materiale di consumo, degli oneri logistici e ogni altro onere accessorio. (Gazzetta del Sud)

l prezzo dei tamponi rapidi antigenici, che hanno validità di 48 ore, è fissato a 15 euro per i maggiorenni. (Sky Tg24 )

Dire che per l’entrata in vigore del green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, da venerdì, sia tutto chiaro, non corrisponde proprio al vero. (La Stampa)

Però si tratta sempre di numeri elevati: in tutta Italia, ogni notte ci sono tremila farmacie aperte". Ogni due giorni se fanno il test rapido, ogni tre se scelgono quello molecolare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)