Incontri tra NATO e Russia sull'Ucraina

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Futura News ESTERI

L’obiettivo che appare essere più realistico e più funzionale agli interessi sia della Russia sia della NATO – e soprattutto degli Stati Uniti – è la cosiddetta “finlandizzazione” dell’Ucraina.

Un’opzione che gli Stati Uniti e la NATO – come dimostrato durante i dialoghi – non sono disposti ad accettare.

Il signor Baker sapeva che gli Stati Uniti avevano vinto la Guerra Fredda e che, di lì a poco, l’Unione Sovietica avrebbe intrapreso un percorso che avrebbe portato alla sua dissoluzione. (Futura News)

Se ne è parlato anche su altri giornali

l Consiglio NATO-Russia non è andato come Mosca sperava: l'Alleanza atlantica ha di fatto respinto le richieste del Cremlino di avere «garanzie legali» su un eventuale allargamento. Nel campo russo la delusione è palese: il viceministro degli Esteri Alexander Grushko ha dichiarato che la situazione del controllo degli armamenti in Europa è «completamente degradata» e che Mosca e NATO «non hanno affatto un'agenda comune positiva» (Ticinonline)

Diamo il nostro supporto - in particolare Usa, Regno Unito e Turchia - nella fornitura di attrezzature e nell'addestramento”. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una intervista a Repubblica, ammette che i tre vertici che si sono susseguiti in questa settimana con i delegati di Mosca, non hanno prodotto passi avanti: “Siamo molto distanti. (9 colonne)

Stati Uniti e alleati non possono accettare un salto indietro nel tempo, all’epoca delle “sfere di influenza”, e così minacciano nuove massicce sanzioni economiche in caso di mancata de-escalation. Ma tra gli Stati membri si conferma quell’ambiguità di posizioni su Mosca che inevitabilmente mina l’ambizione di “parlare con una voce sola” (ISPI)

“Gli Alleati non sono disposti a compromettere sui principi chiave come il diritto dei Paesi a scegliere la propria strada e il diritto dei membri dell’Alleanza alla difesa reciproca”, ha detto Stoltenberg. (Come Don Chisciotte)

Nel corso dell'incontro "sono emerse differenze significative tra Mosca e gli alleati della Nato, non facili da superare. La Nato però è aperta al dialogo "sul controllo degli armamenti, le limitazioni ai missili, la politica nucleare, la cyber-security". (AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency)

"Gli interessi razionali nel rafforzare la sicurezza europea richiedono una chiara comprensione del fatto che un'ulteriore espansione dell'alleanza comporta rischi che supererebbero qualsiasi decisione di espandersi ulteriormente" Fu una libera scelta", ha affermato Grushko, riferendosi alla crisi dei Caraibi. (L'AntiDiplomatico)