L'infettivologo: «La riduzione delle quarantene è un passo giustificabile»

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Perché con Omicron il tempo dal contatto all'infezione è più breve, così come il tempo in cui si è contagiosi.

Il rischio di trasmetterlo diminuisce notevolmente dopo il quinto giorno, mentre il rischio di infezione è aumentato notevolmente.

La task force scientifica federale aveva messo in discussione una riduzione del periodo di quarantena già alla fine del 2020

L'elevato numero di contagi, l'ingente mancanza di personale e il più breve periodo d'incubazione della variante Omicron del virus, ora dominante nel nostro Paese. (Ticinonline)

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Secondo il consigliere nazionale zurighese, questo è un problema fondamentale: la seduta del Consiglio federale di oggi è sintomatica. La riduzione dell’isolamento e della quarantena, in vigore già a partire da domani, è invece giudicata positivamente dall’associazione: tuttavia, l’USAM si chiede perché la quarantena sia solo abbreviata e non semplicemente rimossa. (Corriere del Ticino)

Anche quella dell'isolamento, che riguarda le persone risultate positive al coronavirus: da ieri anche loro possono tornare alla vita quotidiana già dopo cinque giorni, nel caso che i sintomi siano scomparsi da quarantotto ore. (Ticinonline)

I decorsi, però, sarebbero meno gravi rispetto alle varianti precedenti. Un mantra che oramai rimbalza tra diversi Paesi europei, insieme a un altro concetto: «diffusione» (Corriere del Ticino)

Marina Jamnicki (keystone). Si ritiene al momento che Omicron abbia un tempo di incubazione e poi di infezione più brevi. In febbraio si assisterà poi probabilmente a un rapido calo ma il 15-35% degli svizzeri non sarà ancora stato immunizzato contro Omicron attraverso la terza vaccinazione o la malattia. (RSI.ch Informazione)

Sono esentate dalla quarantena le persone che hanno ricevuto l’ultima dose di vaccino o sono guarite da meno di quattro mesi Dal punto di vista della politica sanitaria, una «politica del laissez-faire» non è attualmente giustificabile, sottolinea la CDS. (Ticinonline)

In casi estremi, sottolinea Jamnicki, «possono passare fino a tre giorni prima che un risultato del test sia disponibile. Jamnicki sottolinea: «È anche compito delle aziende pianificare, non solo delle autorità» (Corriere del Ticino)