Incubo aviaria in Polesine, ora si teme l'espansione

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La voce di Rovigo SALUTE

Probabile che, alla base del contagio, ci sia l’ingresso accidentale, nel sito, di uccelli migratori.

“La situazione è molto delicata”, si limita a dire prima di rimbalzare la questione al servizio veterinario dell’Ulss.

Ora, però, bisognerà capire come il virus sia riuscito a penetrare all’interno dell’allevamento.

Ma dei tacchini che facevano parte dei tre pool in cui è stato riscontrato il virus, non se n’è salvato neanche uno

Da parte di Fabio Branco, titolare dell’allevamento, poca voglia di parlare e nessun commento in proposito. (La voce di Rovigo)

Ne parlano anche altre testate

“Sono oltre 250 dei 308 censiti in tutta Italia, per quella che è stata definita l’epidemia aviaria più forte di sempre in Europa. Per questo chiediamo lo stop immediato alla caccia di tutte le specie di uccelli e all’immissione di fauna selvatica a scopo di ripopolamento per fini venatori”. (RovigoInDiretta.it)

Perché gli allevamenti intensivi sono un ambiente ideale per i virus? Senza affrontare le cause delle epidemie assisteremo a un circolo vizioso che divora fondi pubblici. (Greenpeace)

L’influenza aviaria, che dopo l’Italia sta ora colpendo anche l’Europa, nelle ultime settimane sembra aver subito una inversione di tendenza nella sua curva di diffusione – spiega Coldiretti. Dopo settimane difficili, la diffusione dei focolai di influenza aviaria sembra rallentare. (Informatore Agrario)

In più riteniamo necessaria una moratoria dei mutui e, in ogni caso, linee di finanziamento agevolate per le imprese coinvolte” Un milione e 90mila animali abbattuti, tra quelli contagiati (876mila) e quelli uccisi in via preventiva (214mila). (Bsnews.it)

Influenza aviaria: Aia ricorre alla cassa integrazione. A causa dell’influenza aviaria anche un colosso come Aia ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione. A distanza di una sola settimana, un altro allevamento di tacchini è stato contagiato dall’influenza aviaria interessando 11mila tacchini. (Prima Milano Ovest)

L’influenza aviaria ha avuto un impatto pesante sulla produzione che ha determinato purtroppo una riduzione del reddito. Lo stabilimento situato a Santa Maria di Zevio (dopo gli stabilimenti di San Martino Buon Albergo e Nogarole Rocca) ha deciso di ricorrere a questa misura fino al 31 marzo. (Verona News)