Equilibri fragilissimi, ma scelte obbligate

L'Eco di Bergamo INTERNO

Certo, un minuto dopo l’apertura delle urne hanno ripreso a litigare come e peggio di prima, ma solo a risultato raggiunto, buono o cattivo che fosse.

Non è una sorpresa: in trent’anni di collaborazione, i tre partiti hanno sempre saputo mettere temporaneamente da parte le divisioni, le contraddizioni, le contrapposizioni personalistiche per concentrarsi sulla campagna elettorale e il risultato da raggiungere con il voto. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altre testate

In meno di quindici parole, ecco a che punto è la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni politiche previste per il 25 settembre. Un quadro esaltante per chi sogna Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e Matteo Salvini al Viminale. (Fanpage.it)

Altro esempio, l’impatto delle confische o delle interdittive sono dotati di un’afflittività molto superiore alle stesse pene Per 30 anni c’è stato uno slittamento che noi vediamo a monte e non a valle. (Tempi.it)

La relativa specificità è la sua convivenza all’interno di uno stesso partito, in questo caso il Pd. Si tratta infatti di un classico confronto fra il riformismo e il massimalismo, che sono due anime sempre presenti in quel campo. (ilmessaggero.it)

E non può ancora presentare un programma elettorale perché Letta ha tante gatte da pelare nel suo ex “campo largo”. Il ritornello della sinistra sulla presunta irresponsabilità del centrodestra nel far cadere il Governo Draghi non accenna a scemare. (La Nuova Bussola Quotidiana)

È riuscito a mettere in piedi la sua coalizione Ogni dettaglio può significare qualcosa, ma anche il suo opposto. (la Repubblica)

Ma quando il tempo non c'è, come in questo caso, è indispensabile abbandonare l'istinto e usare la ragione Per superarlo serve tempo. (la Repubblica)