È guerra nucleare nel Csm. Di Matteo denuncia un corvo

ilGiornale.it INTERNO

Dicono che il plico con la copia informatica dell'interrogatorio circolasse da settimane, fosse arrivato ad altri membri del Csm e anche a giornalisti, ma è solo Di Matteo a rompere il silenzio.

Non è stato il solo a dubitare della serietà del faccendiere siciliano, ritenuto il regista di molte corruzioni.

Un dossier anonimo, con la copia dell'interrogatorio nel 2019 di un indagato, arriva per posta al consigliere del Csm Nino Di Matteo e lui fa scoppiare il caso in plenum. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Si chiama E così sono nati dossier e veleniUna bomba pronta a esplodere si aggira per i Palazzi di Giustizia. (La Verità)

cronaca. di Redazione Online/Raffaella Di Rosa. Una nuova bufera rischia di coinvolgere il Csm e riguarda atti giudiziari coperti da segreto, lettere anonime, calunnie con il coinvolgimento di alcune Procure, prima fra tutte Milano. (TG La7)

Il legale di Amara, Salvino Mondello, nega di essere lui la fonte della fuga di notizie: «I verbali degli interrogatori dell'avvocato Piero Amara davanti ai pm milanesi sono secretati. E in quei verbali il «collaboratore» Amara dice di tutto e di più. (il Giornale)

Perché anche io sono brutto come Michela Murgia e la capisco, ma purtroppo non posso nascondere la mia bruttezza e il mio pensiero in uno scialle. Michela Murgia attacca il mondo da femminista perché è brutta. (Nicola Porro)

Verbali che, tra l’altro, riguardano anche l’ex premier Conte, all’epoca presidente del Consiglio Come scrivono oggi alcuni quotidiani, sarebbe stato proprio un pm di questo ufficio, Paolo Storari, a consegnare un anno fa i verbali ancora segreti all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo, senza informare i propri capi, a partire dal procuratore Francesco Greco, e anzi allo scopo di tutelarsi da essi. (Il Dubbio)

Pure il consigliere del Csm Nino Di Matteo si vede recapitare una busta con una lettera anonima, nella quale si commentano i passaggi salienti delle deposizioni di Amara. “Né io né il mio ufficio abbiamo mai avuto conoscenza della disponibilità da parte del consigliere Davigo o di altri di copie di verbali di interrogatorio resi da Piero Amara alla Procura di Milano (LaPresse)