Nuova bufera Csm, inchiesta su divulgazione verbali segreti

L'HuffPost INTERNO

Una nuova bufera rischia di coinvolgere il Csm e riguarda atti giudiziari coperti da segreto, lettere anonime, calunnie con il coinvolgimento di alcune Procure, prima fra tutte Milano.

A spedirli - scopre ora la Procura di Roma - fu Marcella Contrafatto, impiegata del Csm nella segreteria dell’allora consigliere Davigo, ora indagata per calunnia, perquisita a casa e in ufficio due settimane fa dai pm che nel computer hanno trovato copie degli atti spediti. (L'HuffPost)

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Chi ha provato a far luce è stato fermato. E così sono nati dossier e veleniUna bomba pronta a esplodere si aggira per i Palazzi di Giustizia. (La Verità)

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Rivelazioni ritenute dai magistrati tutte da verificare, contenute in pagine e pagine di atti che per mesi restano fermi in Procura a Milano senza dare il via a nessun accertamento. “Né io né il mio ufficio abbiamo mai avuto conoscenza della disponibilità da parte del consigliere Davigo o di altri di copie di verbali di interrogatorio resi da Piero Amara alla Procura di Milano (LaPresse)

cronaca. di Redazione Online/Raffaella Di Rosa. Una nuova bufera rischia di coinvolgere il Csm e riguarda atti giudiziari coperti da segreto, lettere anonime, calunnie con il coinvolgimento di alcune Procure, prima fra tutte Milano (TG La7)

Una nuova bufera rischia di coinvolgere il Csm e riguarda atti giudiziari coperti da segreto, lettere anonime, calunnie con il coinvolgimento di alcune Procure, prima fra tutte Milano. Come scrivono oggi alcuni quotidiani, sarebbe stato proprio un pm di questo ufficio, Paolo Storari, a consegnare un anno fa i verbali ancora segreti all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo, senza informare i propri capi, a partire dal procuratore Francesco Greco, e anzi allo scopo di tutelarsi da essi. (Il Dubbio)

Il legale di Amara, Salvino Mondello, nega di essere lui la fonte della fuga di notizie: «I verbali degli interrogatori dell'avvocato Piero Amara davanti ai pm milanesi sono secretati. A cadere in piedi è proprio Amara, che patteggia a Roma (3 anni) e a Messina (14 mesi) per chiudere la partita, scegliendo di «collaborare». (il Giornale)